L'Italia di Pianigiani prova a calare il tris nella prima fase degli Europei sloveni. Dopo l'inaspettato successo contro la Russia e la convincente replica contro la Turchia, gli azzurri affrontano alle 17:45  la FinlandiaI finnici hanno sorpreso all'esordio, battendo la Turchia (61-55) in una gara caratterizzata dai tantissimi errori al tiro e da una clamorosa rimonta finale degli uomini di Tanjevic riuscita solo in parte. Nel secondo incontro è arrivato l'agevole successo contro la Svezia (81-60) surclassata grazie a un parziale di 21-4 nel secondo periodo.
 
Tanti gli ex del campionato italiano nel roster di coach Dettman. Il più talentuoso è sicuramente Petteri Koponen, ex della Virtus, che è anche il top scorer della squadra con 11 punti di media. Teeumu Rannikko, visto a Reggio Emilia, Roseto, Pesaro e Varese, dispensa fosforo anche a 33 anni e sa sempre essere pericoloso da 3. Un passato in Italia anche per Hanno Mottola (Fortitudo e Pesaro), che spera di anticipare la festa per i suoi 37 anni (li compie lunedì) con un regalo inatteso. "Italiano" di lungo corso è Tuukka Kotti, che dal 2005 ha vestito 5 diverse maglie di formazioni tricolori, una piovra sotto le plance. Discreto curriculum nella penisola anche per Gerald Lee (Udine e Veroli), 14 punti messi a segno contro la Svezia, mentre Shawn Huff (un suo libero sbagliato a 24 secondi dalla fine ha riacceso le speranze della Turchia) ha disputato l'All Star Game della Legadue nel 2012. Infine, Kimmo Murinen, 7/10 da 2 nelle prime 2 gare, transitato a Napoli nel disgraziato 2009 e poi visto anche a Scafati.
 
In vista del confronto con la Grecia (in caso di vittoria contro i finlandesi varrebbe il primo posto) gli azzurri scenderanno in campo "cavalcando l'entusiasmo", come ha preannunciato coach Pianigiani, consapevoli che un passo falso rischierebbe di compromettere quanto di buono fatto sin qui. La Finlandia ricorda una delle pagine più buie degli ultimi anni per la nazionale della a spicchi, il Qualifing round del 2009 che ci estromise dal Mondiale del 2010. La sconfitta di Porto San Giorgio, con un super Koponen, segnò l'addio di Recalcati e l'inizio del regno di Pianigiani.