LeBron James si copre di gloria e compie l'ultimo passo per diventare una leggenda della storia dell'Nba. Dopo aver fallito nei primi tre tentativi, the chosen one centra il suo secondo titolo consecutivo, mettendo in scena una delle prestazioni più importanti della sua carriera: 37 punti (52% FG, 5-10 3PT, 8-8 FT), 12 rimbalzi, 4 assist e 2 palle rubate.

Dopo la performance di questa sera, King James diventa il miglior marcatore della storia di questo sport in gare valide per l'eliminazione, con una media di 33,8 punti a partita, superando così Micheal Jordan.

Non è finita qui. Vincendo per la seconda volta consecutiva Nba Championship e Finlas Mvp, entra a far parte di quel club d'èlite che includeva prima d'ora soltanto Bill Russell e Micheal Jordan.

"Non posso stare ad ascoltare ciò che la gente dice di me fin da quando ho iniziato la mia carriera. Io sono LeBron James e vengo da Akron, Ohio. Ad esseri sinceri io non dovrei nemmeno essere qui. Tutti i giorni, quando arrivo in spogliato e leggo scritto "james" sul mio armadietto, mi sento semplicemente onorato della mia vita. A quelli che mi criticano non ho più bisogno di dire una parola". Sono queste le dichiarazioni del numero 6 di Miami, salito sul palco dell'American Airlines Arena per ricevere il premio di Mvp di queste Finals.

A differenza delle annate precedenti, la vittoria di questo anello passa come mai prima d'ora dalle sue mani. Dopo aver guidato la rimonta con un ultimo quarto da brividi in Game 6, LeBron James domina avversari e compagni in Gara 7, prendendosi ogni clutch shot e siglandolo senza alcuna pietà,.

"E' per questo che abbiamo allestito questa squadra. Per giocare serie come queste, partite come queste, per vincere trofei. Abbiamo vinto due Championship in tre anni ed è una cosa che pochissime squadre nella storia sono riuscite a fare. Ripetersi è sempre più difficile e farlo contro una squadra fantastica come i San Antonio Spurs lo è ancora di più. Questo è il mio terzo titolo personale, ma nulla sarebbe stato possibile senza l'anima ed il cuore di tutti i miei compagni di squadra. LeBron è semplicemente il giocatore più forte del pianeta per distacco e fra qualche decina d'anni, quando ripenserò a questi momenti, sarò ancora onorato di aver potuto giocare al suo fianco". Si è espresso così invece Dwayne Wade subito dopo il fischio finale. Dopo aver trascinato i suoi nel primo tempo con 14 punti, il numero 3 dei Miami Heat ha continuato ad inanellare un tiro vincente dopo l'altro, chiudendo la sua gara con 23 punti e 10 rimbalzi.

Nonostante il tabellino reciti incredibilmente il numero 0 nella casella dei punti personali, Chris Bosh regala ai suoi compagni e tifosi una delle migliori partite della sua stagione a livello difensivo. Dopo essere stato straordinario nelle ultime giocate di Gara 6, il numero 1 di Miami si carica la maggior parte del peso difensivo di tutta la squadra, limitando Duncan il più possibile e, cosa più incredibile, impedendo molte penetrazioni di Parker e Ginobili.

Se l'anno scorso la gara della vittoria aveva avuto come grande outsider il talentuosissimo Mike Miller (7-8 da tre), Miami ritrova nella notte più importante della stagione il suo Shane Battier. Il numero 31 inchioda 6 triple in 8 tentativi, contribuendo con 18 punti in maniera essenziale in ogni momento decisivo della partita.

Un plauso d'onore va rivolto anche a Mario Chalmers. Il play di Miami ripete la performance delle passate Finals, siglando la bellezza di 37 punti tra Game 6 e 7, dimostrando coraggio e sfrontatezza da vendere in ogni sua giocata.

Il copione della gara recita gli stessi versi dell'ultima partita, con le squadre equilibrate per tutto il primo ed il secondo tempo. San Antonio gioca meglio il pallone, mentre Miami si ritrova a provare molti più tiri da tre del solito, trovando in Battier e James (11 triple totali) mani ardenti come la lava. Negli ultimi minuti di gioco i padroni di casa non sbagliano i match point a disposizione, difendendo successivamente in maniera egregia ogni tentativo di rimonta da parte degli Spurs, impedendo che le sorti di Gara 6 si ripetessero al contrario.

San Antonio perde la prima finale dell'era del suo Big Three, uscendo tuttavia a testa altissima. Nonostante la notte di alti e bassi di Tony Parker (3-12 dal campo, 10 punti totali) e Manu Ginobili (il quale ha il merito di siglare 18 punti ma si ritrova sulla coscienza ben 4 turnover decisivi negli ultimi possessi), San Antonio rimane in partita grazie al momento di forma straripante del sempreverde Tim Duncan e del predestinato Khawi Leonard. 

Il veterano degli Spurs chiude con 24 punti e 12 rimbalzi che, tuttavia, non bastano ad evitargli la prima Finals persa della sua carriera. Il ventunenne sophomore invece, si conferma la più grande sorpresa di questa post-season, chiudendo in maniera eccellente il proprio debutto in una finale per il titolo: anche stasera il suo tabellino recita 19 punti ai quali vanno aggiunti la bellezza di 16 rimbazli.

Danny Green, dopo essersi preso le luci della ribalta nelle prime cinque gare della serie, scompare nelle due partite decisive. Questa sera il suo apporto è quasi nullo, concludendo con soli 5 punti e siglando un solo canestro su dodici tentativi.

Coach Spoelstra batte dunque Craig Popovich, diventando l'allenatore più titolato della storia della franchigia.

Dopo 2545 partite giocate, si chiude un'altra stagione Nba che incorona come campioni per la seconda volta consecutiva i Miami Heat. LeBron James fa piazza pulita e si porta a casa il titolo di Mvp, continuando a vincere tutti i premi individuali e di squadra esistenti degli ultimi due anni.

Dopo una stagione così travagliata e delle Finals di tale livello, l'Nba si prende cinque mesi di pausa e da appuntamento alla fine del mese d'Ottobre. Per entrambe le franchigie il prossimo sarà l'ultimo anno dell'era dei rispettivi Big Three, i quali saranno chiamati a scrivere un'altra pagina della propria storia.

Mentre le azioni e le emozioni delle partite si accomodano in panchina, scende in campo il mercato, che terrà compagnia a tutti gli appassionati di questo fantastico sport per tutta l'estate.

Possiamo stare tranquilli di un'unica grande certezza: i colpi di scena non mancheranno mai.