L'attesa per questa partita era molta ma l'intensità ed il livello dimostrato sul parquet dell'American Airlines Arena hanno dimostrato che ne valeva la pena. Partita sontuosa e ricca di colpi di scena, decisa dalla giocata di un giocatore straordinario come Tony Parker.

Dopo un primo parziale di 9 a 2 per San Antonio, i padroni di casa limano le unghie ed iniziano a graffiare come solo loro sanno fare. Il tiro da tre funziona e gli Spurs vengono puniti prima da Allen (3), poi da Cole, passando anche da Miller e James. Un secondo quarto tutto a tinte bianco rosse permette agli Heat di arrivare all'intervallo con un leggero vantaggio, ridotto all'ultimo secondo con il canestro vincente del -3 di Duncan con soli 0,8 secondi sulla sirena,

La partita rimane equilibrata per tutto il terzo quarto, presagendo così un finale palpitante. Gli equilibri tuttavia si spaccano a 4 minuti dalla fine, quando gli Spurs prendono il primo vantaggio della gara (dal 1 quarto), riuscendo a mantenerlo per tutta la partita. A soli 3 minuti dalla fine una tripla di Danny Green (la 4 della gara per lui), mette gli ospiti sul +7. LeBron e compagni tuttavia sono duri a morire ed in sole due azioni accorciano il passivo sul 90-88, realizzando  tiri liberi consecutivi con James ed Allen. Con 31 secondi di possesso Popovich decide di mettere la palla tra le mani di Tony Parker: il francese fa esaurire il cronometro fino a 5 secondi dal termine, per poi ritrovarsi intrappolato nella difesa perfetta degli Heat. Con la palla praticamente persa e con la sirena pronta a suonare, LeBron e compagni si addormentano concedendo un tiro alla disperata al numero 9 in maglia grigia il quale, a 0,05 secondi dal termine del possesso, lascia partire un delicatissimo tocco che sbatte sul tabellone prima di infilarsi a canestro.

Miami, è il caso di dirlo, ha buttato via la prima gara delle Finals, proprio come successe nella passata stagione contro i Thunder. Dopo aver condotto per i primi tre quarti, Spoelstra non riceve risposte dai suoi negli ultimi possessi. Discutibili le scelte degli Heat di affidare le proprie speranze di rimonta nelle mani di Chris Bosh, il quale centra il ferro da fuori il perimetro nonostante la totale assenza di marcatura.

LeBron James esce amareggiato dal parquet al termine della gara, nonostante una prestazione inividuale da 9 in pagella. Per lui è l'ennesima tripla doppia della stagione, seconda consecutiva in una partita valida per le Finals, condita da 18 punti, 10 assist e la bellezza di 18 rimbalzi. Il tutto senza commettere neanche un fallo per l'intera partita. Dwayne Wade chiude nella maniera peggiore una partita che lo aveva visto dominare il campo di gioco per tutti i primi tre quarti, realizzando nel secondo tempo la pochezza di soli 2 dei 17 punti segnati. Chris Bosh (13 punti e 6-16 dal campo) sfodera una discreta prestazione difensiva ma abbandona la squadra in fase di realizzazione, dimostrando un certo egoismo in più di una circostanza con qualche tiro scellerato. L'apporto dalla panchina di Spoelstra è in realtà molto buono, non solo per i 12 punti di Allen, ma anche per le giocate di Miller e Cole (4 punti) e del Birdman Chris Andersen (7). Non pervenuto Shane Battier

Dopo un primo quarto da incubo chiuso con 0 punti, Tim Duncan ha ingranato nel secondo periodo per poi dilagare nella ripresa. Il ragazzino dei San Antonio Spurs chiude con un'altra doppia doppia registrando 20 punti e 14 rimbalzi. Leonard rimane quasi invisibile per l'intero arco di gara, ma la sua doppia doppia da 10 e 10, oltre ai soli 18 punti concessi a LeBron, fanno intuire che il ragazzo ha lavorato sporco. Danny Green aiuta con 4 triple e 12 punti finali, Ginobili rincara la dose con 13 punti (11 dei quali nella prima frazione di gioco). Tuttavia, Miami si inchina ad un solo giocatore ed  il suo nome è Tony Parker. 21 punti totali di cui 10 pesantissimi nell'ultimo quarto, ai quali vanno aggiunti 6 assist.

Tirando le somme, Miami si é dimostrata superiore per gran parte della gara, ma é crollata nel finale sprecando possessi in maniera piuttosto disordinata. San Antonio ha avuto pazienza e ha colpito gli Heat al momento opportuno, segnando ogni possesso decisivo indipendentemente dal livello di difficoltà. LeBron dimostra ancora una volta di essere il migliore in circolazione con una grande prestazione di squadra, ma in vista delle prossime gare c'è sicuramente bisogno di qualche punto in più. Al contrario, gli Spurs dovranno riuscire a mantenere Duncan e Parker sopra i 20 punti, continuando a ricevere lo stesso apporto dalle seconde linee.

Appuntamento a domenica notte dunque, per una Gara 2 che si prospetta ancor più infuocata in quel di South Beach.