Sarà Tom Dumuolin, con il dorsale numero 1, a dare i primi colpi di pedale dell'edizione 102 del Giro d'Italia, quando, alle 16:50, sarà il primo a lanciarsi in una prova contro il tempo. La prima tappa sarà dunque una cronometro, lunga 8 km, con partenza da piazza Maggiore a Bologna e arrivo sulla salita di San Luca. Tutti i big, con l'unica eccezione di Simon Yates, hanno deciso di partire nelle fasi iniziali, per scongiurare il rischio pioggia. Ma chi sono i favoriti per la vittoria finale del Giro d'Italia, che si concluderà il 2 Giugno all'Arena di Verona? I principali favoriti sono i cinque che andremo ad elencare di seguito, con i primi due, forse, leggermente in vantaggio sugli altri:

  • Tom Dumuolin: La Farfalla di Maastricht (questo il soprannome dell'olandese) vuole bissare il successo del 2017 e il percorso sembra particolarmente adatto a lui. Ci saranno infatti tre cronometro, la sua specialità, dove potrà recuperare eventuale terreno perso in salita. In passato, tuttavia, l'olandese ha dimostrato di sapersi difendere anche nei tapponi di montagna, arrivando addirittura ad attaccare in alcuni casi. Il suo principale punto debole, dunque, resta la squadra, che, così come nel 2017, non sembra essere all'altezza del suo capitano.

 

  • Vincenzo Nibali: La squadra potrebbe essere uno dei punti deboli anche del siciliano che, però, potrà contare sull'apporto di due uomini di grande esperienza come Domenico Pozzovivo e Damiano Caruso, che si renderanno sicuramente utili durante le tre settimane di corsa. A differenza di Dumuolin, invece, Nibali dovrà provare a limitare i danni nelle cronometro, sfruttando la presenza di alcune salite anche in queste tappe, per poi provare a fare la differenza nelle tappe di montagna. Qualora riuscisse ad arrivare in maglia rosa all'Arena di Verona, sarebbe il vincitore più anziano della storia del Giro d'Italia, superando il record stabilito da Fiorenzo Magni nel 1955.

 

  • Primoz Roglic: Lo sloveno, fresco vincitore del Giro di Romandia, è senz'altro quello che arriva più in forma all'appuntamento con la Corsa Rosa, forse persino troppo. L'anno scorso ha smentito tutti coloro che non lo ritenevano un corridore da gare di tre settimane piazzandosi ai piedi del podio del Tour de France, tuttavia, presentarsi in uno stato di forma così elevato potrebbe rivelarsi controproducente, qualora non dovesse riuscire a mantenere il picco di forma fino alla terza settimana, quella decisiva. Le caratteristiche tecniche sono molto simili a quelle di Dumuolin e, visto il suo stato di forma, Roglic è il favorito assoluto per la vittoria della prima tappa e quindi ad indossare la prima Maglia Rosa, che potrebbe dargli ulteriori motivazioni.

 

  • Simon Yates: Il britannico l'anno scorso ha dato spettacolo per due settimane sulle strade del Giro, salvo poi crollare dopo l'attacco di Chris Froome sul Colle delle Finestre. Si è poi riscattato a settembre, vincendo la Vuelta, dimostrando che le prime due settimane del Giro non erano state solo frutto del caso. Si sente in forma e l'ha fatto sapere agli avversari, rilasciando dichiarazioni spavalde negli scorsi giorni. Da buon britannico, ha dimostrato anche di non temere la pioggia, scegliendo, per la partenza della prima cronometro, uno slot di due ore successivo a quello degli altri favoriti, intimoriti invece dalle previsioni meteo. Sarà supportato egregiamente da Chaves (che in passato è anche salito sul podio del Giro) e Nieve.

 

  • Miguel Angel Lopez: Qualcuno potrà storcere il naso leggendo il nome del colombiano insieme a quello dei quattro precedentemente elencati, ma questo ragazzo è un talento assoluto (sul podio sia al Giro che alla Vuelta lo scorso anno) e la sua squadra, l'Astana, quest'anno ha ottenuto tantissimi risultati di rilievo (ultimo in ordine di tempo, la vittoria di Fugslang alla Liegi-Bastogne-Liegi). Intorno gli è stata costruita una corazzata e uomini come Ion IzagirrePello Bilbao e Jan Hirt (che in altre squadre potrebbero essere capitani), gli potranno dare un grandissimo supporto, anche da un punto di vista psicologico in eventuali momenti di difficoltà. Daranno il loro apporto anche altri ottimi gregari come Dario CataldoDavide Villella e Manuele Boaro.

Il Giro di quest'anno sarà davvero molto competitivo e, quindi, a questi cinque, va ad aggiungersi un buon numero di outsider: Mikel LandaIlnur ZakarinBob Jungels (uno dei favoriti per la cronometro iniziale), Rafal Majka e Davide Formolo (entrambi nello stesso team, entrambi in forma, sarà la strada a stabilire le gerarchie), Ben O'Connor e Richard Carapaz, che l'anno scorso si fece conoscere al grande pubblico chiudendo in quarta posizione. Infine, non ci sarà il Team Sky, che ha cambiato sponsor, diventando Team Ineos, e che aveva puntato tutto su Egan Bernal, costretto al forfait a causa di un infortunio (così come il campione del mondo Valverde). Così Ineos punterà sui due uomini che hanno concluso in prima e seconda posizione il Tour of The Alps: Geoghegan Hart (che dovrebbe essere il capitano designato) e Sivakov (vincitore del Tour of The Alps).

Non mancheranno gli arrivi in volata, dove ci si aspetta grande bagarre tra Elia Viviani e Fernando Gaviria, vincitori della maglia ciclamino dedicata alla classifica a punti negli ultimi due anni. Ma anche in questo caso, la competizione sarà elevatissima e ci saranno velocisti di primissimo piano, come Arnaud DémareCaleb Ewan e Giacomo Nizzolo. Ci si aspetta grandi cose anche da Pascal Ackermann, che, dopo aver recuperato dalla caduta del Tour of The Alps e aver vinto il GP di Francoforte, si presenta per la prima volta ai nastri di partenza di un grande giro. Infine, per quanto riguarda gli altri italiani, proveranno a dire la loro in volata Sacha ModoloJakub Marezcko e Davide Cimolai, che passando alla Israel Cycling si è svincolato dall'ombra di Démare e proverà finalmente a disputare le volate con i gradi di capitano.

Tutti questi corridori partiranno quest'oggi, uno dopo l'altro, da Piazza Maggiore, fra le 16:50 e le 19:45. Ecco gli orari di partenza di alcuni dei protagonisti più attesi:

 

1. Tom Dumoulin (Ola) 16.50

3. Ilnur Zakarin (Rus) 16.52

6. Davide Formolo 16.55

7. Bob Jungels (Lus) 16.56

8. Victor Campenaerts (Bel) 16.57

9. Vincenzo Nibali 16.58

10. Arnaud Demare (Fra) 16.59

12. Primoz Roglic (Slo) 17.01

13. Mikel Landa (Spa) 17.02

16. Giulio Ciccone 17.05

19. Diego Ulissi 17.08

22. Tao Geoghegan (Gb) 17.11

31. Damiano Caruso 17.20

37. Mattia Cattaneo 17.26

44. Pavel Sivakov (Rus) 17.33

53. Domenico Pozzovivo 17.42

128. Giacomo Nizzolo 18.57

132. Ivan Sosa (Col) 19.01

161. Elia Viviani 19.30

171. Manuel Senni 19.40

172. Awet Gehereigzabher (Eri) 19.41

173. Fernando Gaviria (Col) 19.42

174. Simon Yates (Gb) 19.43

175. Guy Niv (Isr) 19.44

176. Salvatore Puccio 19.45

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