Il Colibrì Esteban Chaves riprende a volare e può tornare a sorridere, lasciandosi alle spalle un periodo per lui molto difficile, proprio sulle strade che l'avevano reso grande tre anni fa, quelle del Giro. Alle sue spalle, arriva secondo Vendrame, costretto a fermarsi e a perdere secondi decisivi nel finale a causa di un problema al cambio. La festa colombiana è completata da Lopez, che fra i big è l'unico che riesce a guadagnare secondi su tutti gli altri. Resta in controllo e in maglia rosa Carapaz.
La corsa
Subito dopo la partenza da Treviso va via la fuga di giornata, composta inizialmente da undici uomini, che poi diventeranno undici quando Giovanni Carboni riuscirà a rientrare su di loro dopo un lungo inseguimento durato 50 km. Gli altri undici uomini sono: Bidard, Serry, Marcato, Vendrame, Chaves, Canola, Santaromita, Le Gac, Antunes, Boaro e Senni. Con la Movistar in testa al gruppo, ai fuggitivi viene lasciato un ampio margine e non accade sostanzialmente nulla fino ai - 35 km dal traguardo, quando Boaro prova ad andar via ai suoi compagni di fuga.
Il tentativo del veneto però non ha molto successo ed è lui stesso a rialzarsi, prima ancora dell'inizio della salita finale verso San Martino di Castrozza, quando capisce che gli altri undici lo avrebbero comunque ripreso. Il primo ad attaccare in salita è Canola, che guadagna subito una ventina di secondi, mentre tutti gli altri continuano a marcare Chaves, che appare l'uomo più in forma. Ed è infatti proprio il colombiano il primo a riportarsi su Canola, insieme a Bidard, Serry e Vendrame, quando al traguardo mancano otto chilometri. Subito dopo, Chaves prova a staccare tutti, ma l'unico a pagare dazio è Canola. Lo stesso Canola, però, riesce a rientrare perché nessuno collabora con Chaves. Ai -6 il colombiano prova un altro affondo e questa volta, oltre a Canola, si stacca anche Bidard. I due riescono a rientrare, ma poi Canola si stacca ancora dopo una nuova accelerazione di Chaves. Il corridore della Nippo Vini-Fantini, però, non si arrende e riesce a rientrare per l'ennesima volta, portandosi dietro anche Antunes e Carboni.
Ai -3,5 km dal traguardo c'è il primo momento decisivo della corsa, con Bidard che prova ad attaccare, subito seguito da Vendrame. L'italiano, che aveva mostrato una buona gamba, è però costretto a fermarsi per un problema al cambio, che gli fa perdere dei secondi decisivi. In testa alla corsa restano Serry, Bidard e Chaves, con quest'ultimo che non appena vede Carboni e Antunes pronti a rientrare piazza un nuovo affondo, stavolta quello decisivo, che lascia il vuoto alle sue spalle. Così il colombiano è il primo a tagliare il traguardo, seguito da uno splendido Vendrame, che superati i guai meccanici, si è esibito in una grande rimonta, che però l'ha portato soltanto in seconda posizione.
In gruppo il primo a partire è Lopez, che inizialmente viene seguito da Landa, ma poi viene lasciato andare quando anche Nibali e Carapaz rispondono all'attacco. Landa così si mette a fare il ritmo e chiude sugli attacchi di Sivakov e Carthy prima e di Majka poi. Nel finale ci prova anche Roglic, ma gli altri big rispondono subito ai suoi attacchi, così l'unico che oggi guadagna terreno in classifica generale è Miguel Angel Lopez, che guadagna 44" su tutti gli altri uomini di classifica.
Domani la penultima tappa, che potrebbe essere quella decisiva, ancor più della cronometro finale di Verona. Si tratta, infatti, del classico tappone dolomitico, con tre GPM di seconda categoria e due di prima categoria (tra cui l'arrivo). Si partirà ancora in terra veneta, da Feltre e si arriverà a Croce d'Auna dopo 194 km, che potrebbero segnare per sempre la storia di questo Giro d'Italia.
ORDINE D’ARRIVO:
1. Esteban Chaves in 4h01’31”
2. Andrea Vendrame a 10”
3. Amaro Antunes a 12”
4. Giovanni Carboni a 24”
5. Pieter Serry a 32”
6. François Bidard a 35”
7. Marco Canola a 1’02”
8. Manuele Boaro a 1’37”
9. Manuel Senni a 1’53”
10. Olivier Le Gac a 2’33”
CLASSIFICA GENERALE:
1. Richard Carapaz in 83h52’22”
2. Vincenzo Nibali a 1’54”
3. Primoz Roglic a 2’16”
4. Mikel Landa a 3’03”
5. Bauke Mollema a 5’07”
6. Miguel Angel Lopez a 5’33”
7. Rafal Majka a 6’48”
8. Simon Yates a 7’17”
9. Pavel Sivakov a 8’27”
10. Davide Formolo a 10’06”