Alla vigilia di questa penultima tappa da Feltre a Croce d'Auna ci si aspettava grande spettacolo e grandi ribaltamenti in classifica. Lo spettacolo c'è stato, ma la classifica non è cambiata di molto, almeno non per quanto riguarda la maglia rosa, che resta saldamente sulle spalle di Richard Carapaz. Sale sul podio, però, Landa che dopo essere rimasto sempre al fianco del suo capitano, ha provato anche a prendersi la tappa in volata, ma è dovuto arrendersi a Pello Bilbao, che concede il bis dopo aver già vinto a L'Aquila.
La corsa
Dalla partenza da Feltre il ritmo è subito elevatissimo, con vari corridori che provano ad andare in fuga. Dopo vari tentativi più volte abortiti dal gruppo, l'attacco decisivo è composto da: Amador, Masnada, Caruso, Cataldo, Nieve, Kangert, Gehereigzabher, Dunbar, Hindley e Zakarin. La presenza di quest'ultimo, però, fa si che il gruppo non lasci troppo spazio, con Formolo e Polanc decisi a difendere la loro posizione di classifica. Prima di iniziare il Passo Manghen, così, anche Ciccone e Conci riescono ad evadere dal gruppo e riportarsi sul gruppo.
Appena iniziato il Manghen è l'Astana a fare il ritmo in testa al gruppo, sembra il preludio ad un attacco di Lopez che, infatti, non tarda ad arrivare. Lo scatto del colombiano fa male a molti big, compresi Nibali e Roglic, che scollineranno con un distacco di 20 secondi. In compagnia della maglia bianca restano solo i due Movistar, Carapaz e Landa. Tuttavia, Nibali e Roglic riescono a rientrare, grazie alle doti di discesista del siciliano, e si portano dietro anche un manipolo di altri uomini di classifica. Lopez, Landa e Carapaz si portano su tutti i fuggitivi, ad eccezione di Masnada, che transita in solitaria, per primo al GPM, andandosi a prendere la Cima Coppi di questo Giro 102.
Una volta ripreso anche Masnada, comincia nuovamente la bagarre per andare in fuga, che dopo vari attacchi e contrattacchi premia Kangert, Nieve, Dunbar, Bilbao e Gehereigzabher, che poi sul Passo rolle saranno raggiunti da Ciccone, Capecchi e Madouas. La situazione rimane cristallizzata fino -22, quando i fuggitivi iniziano la penultima salita con 1' 50" di vantaggio sul gruppo. Capecchi perde subito contatto, mentre uno dopo l'altro Ciccone, Nieve e Kangert provano ad attaccare, ma vengono sempre ripresi. Ai -16 il francese Madouas sorprende tutti i suoi compagni di fuga e se ne va in solitaria. In gruppo Lopez prova ad attaccare per due volte, ma viene sempre ripreso. La seconda volta, però, crea dei problemi a Roglic e quando Landa se ne accorge, è proprio lo spagnolo a partire, per cercare di scavalcare lo sloveno in classifica generale. In gruppo allora proprio Roglic si mette a tirare, ma quando si rende conto che chiudere su Landa è impossibile, si sposta e lascia che a fare il ritmo sia Pozzovivo. Così Madouas passa per primo al GPM, seguito da tutti gli altri fuggitivi dopo una ventina di secnndi e da Landa dopo 46", mentre il gruppo passa a 1' 03" dal francese.
In discesa, dopo un brivido per una caduta di Majka, fortunatamente senza conseguenze, arriva il tanto atteso attacco di Nibali. Il capitano della Bahrain-Merida attacca sul suo terreno preferito, creando problemi a tutti, tranne che al solito duo Movistar, composto da Landa e dalla maglia rosa Carapaz. I tre così arrivano insieme in salita, dove Landa e Nibali si danno addirittura dei cambi. Alle loro spalle, due bruttissimi episodi vedono protagonisti, in negativo, i tifosi presenti a bordo strada. Un primo tifoso si mette a spingere Roglic in salita (gesto che costerà allo sloveno 10" di penalità in classifica), mentre un altro la fa ancora più grossa: si mette a correre al fianco dei corridori e quando sbatte su un altro tifoso provoca la caduta di Lopez, che preso dal nervosismo, si rialza e schiaffeggia il tifoso ripetutamente.
Nibali prova ad attaccare un paio di volte, ma i due Movistar non gli lasciano mai spazio, e così l'unico effetto della sua azione è quello di andare a prendere tutti i fuggitivi, che nel frattempo avevano raggiunto Madouas. Al traguardo mancano 4 chilometri e in testa al gruppo si mette addirittura la maglia rosa Carapaz, che vuole ringraziare Landa del prezioso aiuto di questi giorni, facendogli guadagnare quanto più terreno possibile su Roglic, per portarlo sul podio. Landa vorrebbe prendersi anche la tappa e ai 250 metri dal traguardo lancia la volata, con Pello Bilbao prima e Ciccone poi che provano a seguirlo. L'uomo Astana riesce anche a scavalcarlo e batterlo in volata, andando a prendersi il secondo successo di tappa in questo giro. Alle spalle di Ciccone, terzo, arrivano insieme Carapaz e Nibali, con l'ecuadoriano che, a meno di cataclismi nella cronometro di domani, diventa il primo corridore della sua nazione a vincere il Giro. Roglic chiude a 55" (ai quali si aggiungono i 10 di penalità), mentre un nervosissimo Lopez giunge al traguardo dopo 1'49", distacco che dovrebbe permettergli comunque di conservare la maglia bianca di miglior giovane, che aveva già vinto lo scorso anno.
Domani, come detto, ci sarà la cronometro finale di Verona, con un percorso di 17 km, che prevede anche la salita delle Torricelle, GPM di quarta categoria, ma in classifica generale non dovrebbe cambiare nulla. L'unico dubbio è quello riguardante la terza posizione con Landa che dovrà difendere i suoi 9" di vantaggio su Roglic, impresa per nulla facile, anzi quasi impossibile, considerando il diverso valore dei due nelle prove contro il tempo.
Ordine d'arrivo:
1. Pello Bilbao 5h46’02”
2. Mikel Landa s.t.
3. Giulio Ciccone a 2”
4. Richard Carapaz a 4”
5. Vincenzo Nibali s.t.
6. Tanel Kangert a 15”
7. Mikel Nieve s.t.
8. Valentin Madouas a 25”
9. Rafal Najka a 44”
10. Domenico Pozzovivo s. t.
Classifica generale:
1. Richard Carapaz 89h38’28”
2. Vincenzo Nibali a 1’54”
3. Mikel Landa a 2’53”
4. Primoz Roglic a 3’06”
5. Bauke Mollema a 5’51”
6. Miguel Angel Lopez a 7’18”
7. Rafal Majka a 7’28”
8. Simon Yates a 8’01”
9. Pavel Sivakov a 9’11”
10. Ilnur Zakarin a 12’50”