In archivio il primo giorno di riposo, il Tour entra nel vivo con la seconda settimana e l'avvento delle prime reali problematiche altimetriche. La decima uscita propone cinque GPM - il primo di categoria speciale della corrente edizione - con traguardo a Le Grand Bornand. I chilometri da percorrere sono 158.5, la partenza è posta ad Annecy. Difficile compito per Greg Van Avermaet, deve difendere la maglia gialla dall'assalto dei principali protagonisti della corsa francese.

Il Col de Bluffy - quarta categoria di ridotta lunghezza - introduce la prova, è trampolino perfetto per gli attaccanti di giornata. L'atmosfera muta dopo il traguardo volante di Thônes, il gruppo accarezza il Col de la Croix Fry. 11.3 chilometri, pendenza media oltre il 7%, si fa sul serio. La distanza dal traguardo inibisce sortite importanti, ma qui può sgranarsi il plotone in caso di ritmo elevato. La principale scossa sul Montée du plateau des Glières - 6km, 11.2% di pendenza media. 

La successiva discesa consente di recuperare preziose energie, inizia la seconda fase di gara, caratterizzata da un tratto pianeggiante utile a preparare il ballo finale, condito da due scalate di alto profilo. Sul Col de Romme, chi ha gamba e deve recuperare secondi trova spazio per ribaltare il Tour, sono 8.8 chilometri all'8.9% di pendenza media. Picchiata e rimbalzo, ecco il Col de la Colombiere. Qui si decide la tappa, 7.5km, 8.5% di pendenza media. 

L'immagine sottostante traccia un'analisi della salita in questione. Approccio "accomodante", dal quarto chilometro non si scende mai sotto il 10%. In vetta, mancano 14.5 chilometri all'epilogo. 

La Movistar, forte di tre punte, intende movimentare la corsa. Valverde, Quintana e Landa, un lavoro di gruppo per scalfire il dominio di Froome, forte di gregari straordinari come Thomas. Bardet e Martin devono necessariamente risalire la china, Nibali è in palla, ha la giusta condizione per sfruttare le proposte di tappa. Non mancano poi le alternative di qualità, in grado di accendere la miccia, di spezzare l'inerzia. Il via alle 13.15, diretta su Eurosport e su Rai3. 

Il percorso 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo