Groenewegen interrompe il dominio di Sagan e Gaviria, si impone di forza a Chartres rimescolando gerarchie definite. L'ottava tappa annuncia l'ennesimo duello tra ruote veloci, è il preludio al pavé, protagonista della giornata di domani. Si parte da Dreux, i chilometri da percorrere sono 181.5. Epilogo ad Amiens, in leggera pendenza. Uscita interlocutoria, il percorso non presenta particolari difficoltà. Due sono i gran premi della montagna, entrambi collocati nella prima porzione di gara. Al km 32, il plotone scollina oltre la Cote de Pacy-sur-Eure - 2km, pendenza media del 4.3%. Dopo un tratto piuttosto nervoso, ecco la seconda chiamata, la Cote de Feuquerolles - 2.3km, pendenza media del 4.3%, caratteristiche simili all'ascesa precedente.
Due scosse in grado di accendere la tappa, di dare forza all'eventuale fuga. Al km86.5 troviamo il traguardo volante, inizia poi una serie di saliscendi utile a ravvivare la corsa, non a spezzare l'unità del gruppo. Alla Quick-Step l'onere di mantenere la carovana compatta, specie dopo il traguardo bonus, situato ai meno venti. Prende corpo qui lo sprint d'arrivo, le squadre hanno tempo e spazio per organizzare i rispettivi treni.
Gaviria - ieri secondo - veste panni da favorito, ma deve scegliere il momento giusto per aumentare il colpo di pedale, perchè il margine è risicato. In crescita Groenewegen, sempre presente Sagan. Fari su Demare, da valutare Greipel. A caccia di acuto anche Kittel e Cavendish, Colbrelli e Pasqualon carte del mazzo azzurro. Il via alle 11.35, diretta su Eurosport, dalle 15 su Rai3.
Il percorso