Fernando Gaviria si aggiudica la quarta tappa del Tour de France 2018. Il colombiano sigilla in volata il secondo successo, anticipando, sul traguardo di Sarzeau, lo slovacco Sagan e il tedesco Greipel. Greg Van Avermaet mantiene la maglia gialla, mentre a pagar dazio è Zakarin, vittima di una caduta nelle concitate fasi finali.
L'uscita prende il via da La Baule, i chilometri da percorrere sono 195, un solo GPM - di quarta categoria - lungo il percorso. Disegno per ruote veloci, epilogo scritto. A rimescolare le carte è la caratteristica fuga da lontano. In quattro guadagnano margine sul grosso del gruppo, i protagonisti dell'azione di giornata sono Jerome Cousin - già in evidenza sulle strade di Francia - Anthony Perez, Guillaume Van Keirsbulck e Dimitri Claeys. I battistrada guadagnano rapidamente terreno, la BMC controlla senza forzare il passo. Quando mancano 174 chilometri al termine il gap si aggira intorno ai 6 minuti, disavanzo destinato a crescere nella porzione successiva - 8 minuti circa il margine di chi guida ai meno 150.
Dietro inizia la graduale risalita del plotone, altre squadre si affacciano in testa. Lotto, Quick-Step, FDJ, un'alternanza che produce una decisa accelerata e un conseguente avvicinamento. I continui saliscendi danno ristoro ai quattro al comando, abili a gestire lo sforzo, a risparmiare energie per l'ultima fase di corsa. I big mantengono le prime ruote del gruppo per evitare rischi, per eliminare possibili insidie. Come naturale, è soprattutto la Quick-Step a spingere per il ricongiungimento, ma occorre entrare nei 10 chilometri d'arrivo per assistere alla resa dei protagonisti di giornata. Contatto ai 2 chilometri dallo striscione conclusivo, in precedenza una caduta nella prima parte del gruppo, fermi Uran e Zakarin - il primo rientra, il seconda paga uno scotto pesante.
La volata è infuocata, Greipel anticipa e mette la ruota avanti, Gaviria regge l'urto e opera il sorpasso. Lungo le transenne sbuca Sagan, lo slovacco è secondo, alle spalle del colombiano. Si spegne Greipel, terzo. Sesto un ottimo Pasqualon.