Passare in tre anni da squadre come Astana, Team Sky e Movistar non è da tutti e lo è ancora meno se vai alla ricerca di un'occasione da leader. Dopo il Giro 2016 svolto da gregario a Fabio Aru, Mikel Landa ha tentato la carta Sky ma i britannici non hanno puntato decisi sul basco che dunque ha deciso di tornare a casa. Una scelta difficile da comprendere vista la compresenza di Alejandro Valverde e Nairo Quintana nella stessa squadra.
Ad inizio stagione la Movistar sembrava dover dividere i propri capitani nei tre grandi giri, ma a sorpresa ha deciso di creare un super squadrone per il Tour de France. Tutti e tre saranno infatti al Grand Depart della Vandea creando un super team, ma anche una grande bomba ad orologeria. Tutti e tre hanno dimostrato nel corso degli anni di digerire male gli ordini di scuderia, ma Landa è quello che li sopporta meno. Sia all'Astana, sia al Team Sky ha sempre disobbedito alle indicazioni che provenivano dall'ammiraglia, questa volta deve dimostrare di essere cresciuto. Le sue capacità in montagna sono fuori di dubbio. Il basco è uno dei migliori scalatori presenti in gruppo e per questo motivo va inserito nella rosa dei favoriti al Tour de France 2018, ancor di più quando l'unica cronometro individuale si presenta con un terreno molto mosso che dovrebbe aiutarlo a limitare i danni.
L'incognita però è il ruolo che gli sarà assegnato da Unzuè. L'impressione è che sarà la strada a decidere chi dei tre verrà designato come capitano ed in questo senso attenzione alla tappa di domenica, quella con arrivo a Roubaix, e alla prima di montagna con arrivo a Le Grand Bornard. E' probabile che Landa provi subito a staccare tutti, compagni compresi, così da prendersi i gradi da capitano e poter correre un grande giro da leader. Se invece dovesse risultare tra gli attardati, attenzione agli atti da ribelle. Gli scatti in faccia a Quintana o Valverde saranno la cosa più scontata di questo Tour de France.