La settima tappa del Giro di Svizzera - partenza fissata a Eschenbach/Atzmännig e arrivo ad Arosa - si presenta piuttosto interessante, in virtù della lunga ascesa che pilota al traguardo - posto a 1744 metri. La classifica non è al momento definita, Richie Porte veste il simbolo del primato, ma il vantaggio sulla concorrenza non è elevato. Alle sue spalle preme il duo della Sunweb, guidato da Kelderman. Il capitano della BMC - pur supportato da una squadra di livello - rischia quindi di trovarsi in una pericolosa morsa in quota.
L'avvio non concede respiro, la strada si inerpica fin dalle prime battute, un GPM di terza categoria - Wasserfluh - si offre da ideale trampolino per l'eventuale fuga di giornata. Gli attaccanti possono lasciare il plotone e colorare un tentativo d'impresa. La situazione si stabilizza al chilometro 60, prende forma una porzione di corsa pianeggiante, senza alcuna scossa altimetrica.
La lotta per il successo si accende al km140, all'orizzonte le prime rampe di un'ascesa di categoria speciale lunga 27.4 chilometri. La pendenza media è del 4.2%, ma non deve trarre in inganno. Si può agevolmente suddividere l'asperità in tre settori. I primi chilometri sono impegnativi, la strada si ammorbidisce poi per diverso tempo, fino ai meno 3.5. La soluzione dell'interrogativo può emergere qui, nei 3500 metri che conducono allo striscione d'arrivo. Difficile qualcuno giochi prima con la sorte, con pendenze minime la gestione è più semplice.
Abbiamo citato Porte e Kelderman, nel novero dei favoriti rientra anche Quintana. La Movistar - presente come noto anche Landa - intende lasciare segno tangibile in ottica Tour.
Il percorso