Il Giro di Svizzera edizione 2018 giunge all'atteso punto di svolta. La quinta uscita propone il primo arrivo in quota, i big sono chiamati a lasciare segno tangibile. Kung veste la maglia di leader, in virtù del successo nella cronosquadre inaugurale della BMC, ma il vero capitano della formazione appare Richie Porte, candidato principe al successo finale. Porte, grazie al lieve vantaggio accumulato, può agire di rimessa, attendere l'azione degli sfidanti lungo pendenze che ben si addicono alle sue caratteristiche.
La partenza è fissata a Gstaad - il via alle 13.15, diretta dalle 16 su Eurosport 2 - i chilometri da percorrere sono 155.7. Tre i gran premi della montagna, suddivisi lungo il percorso. Il primo, all'alba di tappa, "rischia" di essere il perfetto aggancio per la fuga di giornata. Lungo i tornanti che conducono al Col du Pillon - 1546 metri - può formarsi un'azione interessante. In questa fase, il plotone deve mantenere un ritmo controllato, siamo distanti dalla zona calda. Dopo una lunga discesa, spazio a un settore interlocutorio lungo circa 70 chilometri.
Il traguardo volante posto al chilometro 100 introduce l'acceso epilogo, è la miccia che porta alla ribalta le principali squadre. L'ascesa verso Montana Village è di categoria speciale, misura circa 14 chilometri, con pendenza media del 6%. Rispetto alla fatica precedente, c'è poco spazio per recuperare, perchè al termine della picchiata inizia subito la scalata che conduce al traguardo. 14.6 chilometri all'insù, pendenze non eccessive, ma il gruppo può sgretolarsi in caso di andatura frenetica.
Come si può notare dal disegno sottostante, nei punti più aspri si raggiunge il 7.4% di pendenza. Abbiamo citato Porte, molti si attendono un'offensiva Movistar, con Quintana e Landa pronti a sfruttare il vantaggio numerico. A loro può accodarsi Fuglsang, costretto a rientrare dopo la crono. Altri nomi al vaglio sono quelli di Mas, Izaguirre e Spilak.
Il percorso