Con un attacco sul gran premio della montagna di Costalissoio, a oltre quindici chilometri dalla conclusione, Simon Yates stacca tutti i rivali in classifica generale nella quindicesima tappa del Giro d'Italia, andando poi a trionfare in solitaria nell'ultima ascesa, sul traguardo di Sappada. Gran prova di forza del britannico della Mitchelton-Scott, che consolida la maglia rosa e offre ancora spettacolo, distanziando di quarantuno secondi Miguel Angel Lopez (Astana), Tom Dumoulin (Team Sunweb), Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Richard Carapaz (Movistar). Proprio Dumoulin, vincitore lo scorso anno, appare più volte in difficoltà, ma si salva salendo del suo passo. In ritardo Chris Froome, il kenyano bianco del Team Sky che non riesce a ripetere l'exploit di ieri sullo Zoncolan, giunto all'arrivo con 1'33" di ritardo. A picco Fabio Aru (Team UAE Emirates), in crisi già da metà tappa e ora fuori classifica. Domani giorno di riposo, prima della cronometro di Rovereto, 34 chilometri in cui Yates dovrà difendere un vantaggio di due minuti e undici secondi su Dumoulin.

La quindicesima tappa del Giro d'Italia 2018 conduce il gruppo da Tolmezzo a Sappada, per 176 chilometri complessivi. Tappone dolomitico in chiusura di seconda settimana. Nella prima parte di corsa ecco il Passo della Mauria (terza categoria) e il Passo Tre Croci (seconda categoria, circa 8 km al 7% di media). Poi lunga discesa e sequenza di salite: Passo di Sant'Antonio (seconda categoria, 8.3 con tratti superiori al 10%), Costalissoio (seconda categoria, 3.8 al 7%) e ultime rampe verso Sappada, una decina di chilometri su pendenze leggermente più dolci. In avvio di frazione sono in tanti a provare a inserirsi nella fuga giusta, ma le squadre dei big non lasciano spazio. Solo dopo il Passo della Mauria si avvantaggiano diversi corridori: Cherel, Ladagnous, Stybar, Lammertink, Ulissi, Modolo, Lutsenko, Bonifazio, De Marchi, Brambilla, Ballerini, Jauregui, Neilands, Denz, Dayer Quintana, Masnada, Antonio Nibali, Visconti, Ciccone, Barbin, Sbaragli, Van der Sande e Bewley. Gli uomini al comando guadagnano circa tre minuti e mezzo sul gruppo maglia rosa, prima che il Passo Tre Croci faccia una naturale selezione anche davanti. Al comando rimangono dunque Giulio Ciccone (Bardiani CSF), Nico Denz (AG2R La Mondiale), Dayer Quintana (Movistar), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida) e Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), con il canadese Michael Woods (EF-Drapac) che fa lavorare la sua squadra e parte nel tentativo di riprendere i battistrada. Sforzo vano, perchè la Mitchelton-Scott concede poco in testa al gruppo. Intanto Fabio Aru (Team UAE Emirates) lascia intuire le sue difficoltà, che esploderanno nella salita successiva e che sfociano in una crisi netta, da fuori giri e fuori classifica. 

Sul Passo di Sant'Antonio Giulio Ciccone scandisce un ritmo indigesto a Visconti e Quintana. Poi è Cherel a mollare, con il solo Denz che resta con l'abruzzese. In gruppo si vede il Team Sunweb davanti: l'olandese Sam Oomen forza in favore di Tom Dumoulin, costringendo Aru alla resa definitiva e riducendo il gap dai fuggitivi (sotto il minuto). Denz attacca in discesa, esattamente come Miguel Angel Lopez (Astana) da dietro. L'azione della maglia rosa coglie di sorpresa Chris Froome (Team Sky), che approccia in ritardo la salita di Costalissoio e non riesce più a recuperare, in chiara difficoltà dopo la vittoria di ieri. Restano attardati con lui anche i vari Davide Formolo, Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Pello Bilbao (Astana) e George Bennett (Lotto-Jumbo). Ed è qui che la maglia rosa compie il suo capolavoro, attaccando due volte: il primo allungo è rintuzzato dal solito Lopez, ma sul secondo scatto nessuno riesce a tenere le ruote del britannico, che scollina con una trentina di secondi su un gruppetto composto da Tom Dumoulin (Team Sunweb), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) e lo stesso Lopez. Saltato Denz, Simon Yates si invola in discesa, sale in maniera brillante anche verso Sappada, trionfando in solitaria con un'azione inscenata a diciassette chilometri dalla conclusione. Da dietro Tom Dumoulin si stacca dai compagni d'avventura, salvo rientrare nel finale e chiudere terzo a 41", in una volata vinta da Miguel Angel Lopez. Stesso tempo per Pozzovivo, Carapaz e Pinot. Chris Froome si stacca invece anche dal gruppo di Bennett e Pello Bilbao, pagando 1'33" dalla maglia rosa, che martedì dovrà difendere il simbolo del primato nella cronometro di Rovereto.

Ordine d'arrivo. 1. S. Yates in 4h 37' 56". 2. Lopez a 41". 3. Dumoulin s.t. 4. Pozzovivo s.t. 5. Carapaz s.t. 6. Pinot s.t. 7. Geniez a 1'20". 8. Formolo s.t. 9. Pello Bilbao s.t. 10. Oomen s.t.

Classifica generale. 1. S. Yates in 65h 57' 37". 2. Dumoulin a 2'11". 3. Pozzovivo a 2'28". 4. Pinot a 2'37". 5. Lopez a 4'27". 6. Carapaz s.t. 7. Froome a 4'52". 8. Bennett a 5'34". 9. Pello Bilbao a 5'59". 10. Konrad a 6'13".

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]