L'edizione 2018 del Giro d'Italia prende il via da Israele, con precisione da Gerusalemme. La prima tappa non figura come semplice passerella, anzi ha una chiara rilevanza nell'economia generale della corsa in rosa. I chilometri da percorrere sono 9.7, una cronometro individuale rischia di delineare da subito le gerarchie. Froome e Dumoulin puntano a piazzare la prima stoccata, ad infliggere significativo distacco a rivali più abituati ad altro terreno. Scalatori come Lopez ed Aru possono soffrire contro il tempo, anche su distanza ridotta. 

Il disegno non è lineare e questo può parzialmente rimescolare le carte. Come si può notare dall'immagine sottostante, la partenza è in leggera salita, una serie di saliscendi, con rilancio continuo dell'azione, attende i protagonisti in gara. Spazio limitato per sfruttare potenza e abitudine al format, un appiglio per chi deve salvare la barca nel mare in tempesta. Epilogo in quota, uno strappo di 300 metri al 9% può definire la graduatoria. 

Abbiamo citato Froome e Dumoulin - favoriti non solo per la prova odierna ma anche per la vittoria finale - occorre evidenziare anche il profilo di Rohan Dennis, in auge a crono nel 2018 e antagonista principe - per i due colossi - per quel concerne la prima maglia di leader del Giro. Da valutare sulla strada la condizione di Martin, altri passisti possono sfruttare eventuali aperture - uno come Kiriyenka ad esempio. 

Il via è fissato intorno alle 12.50, ultimo ingresso sul tracciato cittadino alle 16. Diretta su RaiSport ed Eurosport - dalle 14 anche su Rai2.  

Il percorso