Il danese Michael Valgren si aggiudica l'edizione 2018 dell'Amstel Gold Race, battendo in una volata a due il ceco Roman Kreuziger della Mitchelton-Scott. Successo prestigioso, nella Classica della birra, per il corridore danese, che attacca ai due chilometri dalla conclusione e la spunta agevolmente sul suo compagno d'avventura. Terzo un ottimo Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida), che non riesce a seguire i primi due nel finale, garantendosi comunque un posto sul podio. Il gruppetto dei migliori è regolato da Peter Sagan, lo slovacco della Bora-Hansgrohe vincitore della Parigi-Roubaix, giunto al traguardo con diciannove secondi di ritardo dal vincitore. Quinto Alejandro Valverde (Movistar), in forma per la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi, in un drappello composto anche dal belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e dal francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors).
La cinquantatreesima edizione dell'Amstel Gold Race conduce il gruppo da Maastricht a Berg en Terblijt, nei pressi di Valkenburg, in Olanda, per 263 km complessivi. Come lo scorso anno, il finale della Classica della birra non è sul Cauberg, ma dopo le ultime due asperità del Geulhemmerberg e del Bemelerberg. La prima parte di corsa propone una schema noto, con nove corridori in avanscoperta: Bram Tankink (Lotto-Jumbo), Tsgabu Grmay (Trek-Segafredo), Willie Smit (Katusha-Alpecin), Matteo Bono (Team UAE Emirates), Lawson Craddock (EF-Drapac), Oscar Riesebeek (Roompot), Edward Dunbar (Aqua Blue), Marco Tizza (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini) e Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen-Baloise). I battistrada guadagnano anche dieci minuti sul gruppo dei migliori, tirato dagli uomini della Movistar, della Bora-Hansgrohe e della Quick-Step Floors. Con il trascorrere dei chilometri il vantaggio dei fuggitivi cala drasticamente, proprio come da copione, mentre da dietro il primo scatto significativo è del basco Gorka Izaguirre (Bahrain-Merida), a 34 km dalla conclusione. Sul Keutenburg iniziano a muoversi i big, tra cui Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), ma l'allungo giusto è del duo formato da Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida) e da Roman Kreuziger (Mitchelton-Scott), che sulla successiva salita del Cauberg si riporta sul resto degli uomini al comando. Anche Greg Van Avermaet (BMC) prova a scrollarsi di dosso gli avversari per la vittoria finale, ma la gamba del belga non è quella dei giorni migliori: discorso simile per Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), vincitore lo scorso anno, ma oggi mai realmente competitivo.
A scremare il gruppo sul Cauberg ci pensa Alejandro Valverde (Movistar): con un paio di rasoiate, lo spagnolo seleziona il drappello dei migliori. Alla sua ruota rimangono ancora Sagan, il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e i due dell'Astana, i danesi Michael Valgren e Jakob Fuglsang. Niente da fare per Michal Kwiatkowski, polacco del Team Sky, disperso nel momento cruciale dell'Amstel. Valverde e compagni si riportano sui fuggitivi, costretti a perdere le ruote dei migliori, ma nel finale i big si marcano a vicenda, e ad approfittarne sono proprio Michael Valgren e Roman Kreuziger, che guadagnano qualche centinaio di metri a due chilometri dal traguardo. E' l'allungo giusto, perchè il solo Enrico Gasparotto non riesce a tornare sotto: volata a due quindi, vinta agevolmente dal danese dell'Astana, che si impone nella prima classica del trittico delle Ardenne. Un indomito Gasparotto chiude comunque sul podio, mentre Sagan regola il gruppo di Valverde, Wellens e Alaphilippe, giungendo a una ventina di secondi dal vincitore.
Ordine d'arrivo. 1. Valgren in 6h 40' 07". 2. Kreuziger s.t. 3. Gasparotto a 2". 4. Sagan a 19". 5. Valverde s.t. 6. Wellens s.t. 7. Alaphilippe s.t. 8. Fuglsang a 23". 9. Craddock a 30". 10. Vanendert a 36".