Dal pavè delle Fiandre alle cotes delle Ardenne. E' questo il cambio di scenario che accompagna gli appassionati di ciclismo dopo la Parigi-Roubaix vinta da Peter Sagan. E' il trittico Amstel Gold Race - Freccia Vallone - Liegi-Bastogne-Liegi a dominare ora la scena. Tre corse in una settimana: si comincia con l'Amstel, in Olanda, in programma domenica 15 aprile.
Da Maastricht a Valkenburg, per 261 km complessivi, la classica della birra propone nuovamente un tracciato senza un metro di pianura, con arrivo non più sul Cauberg, ma dopo il Bemelerberg, ultima asperità, posta a circa sette chilometri dalla conclusione. Scelta riproposta per il secondo anno consecutivo dagli organizzatori, allo scopo di evitare una lunga processione in vista della salita finale (lo stesso Cauberg), con poche centinaia di metri a decidere la corsa. L'Amstel è in realtà una prova durissima, un saliscendi infinito tra stradine e muri olandesi (ben trentacinque in tutto). Difficile identificare un punto cruciale della nuova versione dell'Amstel, più facile immaginare che siano ancora gli ultimi venti chilometri quelli decisivi. Questi i muri chiave della parte conclusiva della corsa: il Gulpenerberg (600 m al 9.7% di media), il Kruisberg (700 m all’8.3%), l’Eyserbosweg (1.1 km al 7.4%), il Fromberg (1.7 km al 4%), il Keutenberg (1.6 km al 5.3%), prima del trittico composto dal Cauberg (da affrontare per la terza volta, 900 m al 7.5% di media, ma con punte al 10%), dal Geulhemmerberg (1 km al 6.2%) e dal Bemelerberg (900 m al 4.6%). Finale con un tratto di falsopiano, prima di un ulteriore strappo che conduce sul traguardo: è proprio qui che sarà possibile fare la differenza, in particolar modo in caso di corsa bloccata, per chi volesse evitare una volata a ranghi ristretti.
Lo scorso anno vinse il belga Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), davanti al polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky). Gilbert è uno dei favoriti di questa edizione, esattamente come l'iridato del Team Sky, e potrà contare anche su Julian Alaphilippe, scattista francese estremamente adatto a corse di questo genere, che ha mostrato un ottimo stato di forma al Giro dei Paesi Baschi. Per il Team Sky si rivedrà anche l'olandese Wout Poels, dopo il k.o. della Parigi-Nizza. A caccia del primo sigillo all'Amstel Alejandro Valverde: l'Embatido (Movistar) ha dominato la scena delle brevi corse a tappe di inizio stagione (Volta a la Comunitat Valenciana, Abu Dhabi Tour, Volta a Catalunya) ed è pronto ad affrontare alla grande anche questo trittico delle Ardenne, con Mikel Landa seconda punta della squadra. L'australiano Michael Matthews (Team Sunweb) proverà a esprimersi al top anche in una corsa di un giorno, ma hanno dimostrato una condizione migliore i vari Tim Wellens (Lotto Soudal), fresco vincitore della Freccia del Brabante, il suo compagno di squadra Tiesj Benoot e un altro belga come Greg Van Avermaet (BMC), che ha raccolto poco o nulla nelle classiche delle pietre. La BMC punterà anche sul rampante Dylan Teuns, mentre Dario Cataldo, Jakob Fuglsang e Michael Valgren proveranno a far saltare il banco per l'Astana. Outsider di lusso il portoghese Rui Costa e l'irlandese Daniel Martin (Team UAE Emirates), meno quotati invece l'australiano Nathan Haas (Katusha-Alpecin) e lo svizzero Michael Albasini (Mitchelton-Scott).
Le speranze azzurre riposano sul solito Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), trionfatore alla Milano-Sanremo, e su Diego Ulissi (Team UAE Emirates), senza dimenticare Sonny Colbrelli ed Enrico Gasparotto (vincitore nel 2012 e nel 2016), compagni di squadra del corridore messinese. Da segnalare la partecipazione di Damiano Cunego (Team Nippo-Vini Fantini), che l'Amstel Gold Race l'ha vinta nel 2008.
Albo d'oro recente. 2008. Cunego. 2009. Ivanov. 2010. Gilbert. 2011. Gilbert. 2012. Gasparotto. 2013. Kreuziger. 2014. Gilbert. 2015. Kwiatkowski. 2016. Gasparotto. 2017. Gilbert.