Le olimpiadi del Biathlon si chiudono con la staffetta maschile 4x7.5km che incorona ancora una volta una nazione scandinava. No, non la Norvegia, bensì la Svezia, che sorprende tutti e si aggiudica l'oro finale a coronamento di un mese pazzesco che gli ha regalato quattro medaglie, due ori e due argenti. La selezione svedese vince la gara grazie ad una prestazione mostruosa al poligono dove, nonostante lo stesso vento che spira da giorni, non hanno mai dovuto fare giri di penalità, a differenza di tutti gli altri. Il quartetto composto da Peppe Fleming, Jesper Nelin, Sebastian Samuelsson e Fredrik Lindstroem ha sbaragliato la concorrenza con solamente sette errori. A nulla è servito il rush di Johannes Boe, il migliore dei norge, che ha recuperato e staccato tutti gli altri avversari tranne Samuelsson.
Bronzo per la selezione della Germania che parte alla grande con Lesser prima di perdere tantissimo terreno con la prestazione negativa di Doll. Gli ultimi due frazionisti, Peiffer e Schemp hanno quindi limitato i danni conservando la posizione da podio dall'assalto austriaco, chiuso poi in quarta posizione. Solo quinta la Francia di Martin Fourcade che paga i troppi errori nelle prime tre frazioni risultando staccatissima dalle prime nel momento dell'entrata in gara del proprio campione.
Prestazione deludente che vale un piazzamento al di fuori della top ten anche per l'Italia, dodicesima. Tutto si complica già nella prima frazione, con Bormolini in evidente difficoltà sugli sci, perfetto invece al poligono. L'azzurro paga tantissimo e cambia con quasi un minuto e mezzo di distacco dal primo. Hofer, secondo frazionista, mantiene stabile il ritardo tenendo aperta una flebile speranza di centrare la top five, sfumata poi con il poligono di Montello, costretto al giro di penalità. Nulla può Windisch, che incappa anche lui negli errori al tiro a causa delle condizioni climatiche.