Carolina Kostner non è riuscita a compiere il miracolo ai Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018. La 31enne azzurra ha combattuto come una leonessa sul ghiaccio della Gaungeung Ice Arena ma non è bastato per salire sul podio a cinque cerchi, quattro anni dopo Sochi 2014. Era chiamata ad una rimonta leggendaria: poco più di 5 punti per risalire dalla sesta posizione, ottenuta al termine di un programma corto tecnicamente non perfetto, fino al gradino più basso del podio. Un'impresa quasi impossibile che l'azzurra ha onorato con determinazione.
Scesa sul ghiaccio come seconda dell'ultimo gruppo, la Kostner ha incantato per la classe e l'eleganza innata. Sulle note de L'apres-midi d'un faune di Debussy non è però bastata l'assoluta capacità espressiva per conquistare la seconda medaglia olimpica di una incredibile carriera. Il libero ha pagato qualche sbavatura di troppo infatti: il mani a terra sul triplo flip e l'atterraggio dal triplo toe-loop non perfetto l'hanno penalizzata in una finale dal livello tecnico stratosferico. L'azzurra recupera una posizione e chiude quinta con un totale di 212.44 punti (139.29 nel segmento di gara con ben 75.65 di components) in quella che potrebbe essere l'ultima Olimpiade della carriera.
Come da pronostico, la nuova Campionessa Olimpica è la 15enne Alina Zagitova. La giovanissima russa, già Campionessa d’Europa, è riuscita a battere la connazionale Evgenia Medvedeva al termine di un duello incredibile e per un pugno di punti. Determinante, in questo dualismo, il risultato ottenuto nel segmento corto di gara. La Medvedeva infatti, Campionessa del Mondo in carica, doveva recuperare 1.31 punti all compagna di squadra. Scesa sul ghiaccio per ultima, sulle note della colonna sonora di Anna Karenina di Marianelli, la Medvedeva ha eseguito un libero ai limiti della perfezione realizzando lo stesso identico punteggio della compagna che però, proprio per quell' 1.31 di vantaggio nello short, la relega al secondo posto. La Zagitova regge bene la pressione della prima partecipazione olimpica dimostrando una grande determinazione.
Un programma libero difficile, sulle note del Don Quixhote di Minkus, iniziato con una mancata combinazione nei primi elementi di salto salvo poi eseguire alla perfezione tutti gli altri. 239.57 il punteggio finale, il proprio personale, per la Zagitova che si consacra regalando agli atleti Olimpici di Russia la prima medaglia d’oro in questa controversa edizione dei Giochi. Medaglia di bronzo, meritata, per la canadese Kaetlyn Osmond. Terza al termine del programma corto, la nordamericana ha eseguito un libero davvero straordinario, senza la minima sbavatura. Con un complessivo di 231.02 la vicecampionessa del mondo in carica è riuscita a conquistare la prima medaglia olimpica individuale della carriera e a battere la giapponese Satoko Miyahara (222.38), ottima quarta. Il grande circo del pattinaggio di figura ha cosi chiuso la propria esperienza olimpica ed è pronto a spostarsi a Milano, per la rassegna iridata 2018.