L'Italia del biathlon, dopo una serie di piazzamenti, si ritaglia uno spicchio di gloria all'Alpensia biathlon Center, grazia alla staffetta mista. Il quartetto tricolore è di bronzo al termine di una volata ad alto tasso emotivo con la Germania. Windisch reprime l'affondo di Peiffer, a nulla vale il ricorso teutonico. Davanti, sua maestà Fourcade raccoglie l'omaggio dei presenti, la Francia è d'oro, con margine. Argento alla Norvegia, trascinata dal comparto maschile, dopo le difficoltà palesate da Olsbu e soprattutto Echkoff.
L'avvio è azzurro, Lisa Vittozzi si conferma pedina d'eccellenza al lancio. Chirurgica carabina alla mano, Lisa guadagna sulle concorrenti, specie sulla Norvegia di un'imprecisa Olsbu. Hinz, in chiusura, rimette a contatto la Germania, Dorin termina una buona prova e consente alla Francia di restare in corsa per il metallo più pregiato. La presenza di Dahlmeier altera la seconda frazione, indirizza la prova. Fuoriclasse assoluta, la regina del circuito femminile stacca una Wierer in difficoltà in piedi. Dorothea evita però il giro di penalità ed è seconda al cambio. La Norvegia, complice la tornata nell'anello di Echkoff, paga ben più di un minuto, Bescond è quarta, preceduta da Domracheva. Naturale il calo della Bielorussia, sale di colpi la formazione transalpina. Desthieux è veloce nel fondo e una sentenza al poligono. Il duello Lesser - Hofer si risolve in un nulla di fatto, bravo Lukas ad oscurare rapidamente l'unico bersaglio mancato nella seconda sessione di tiro. Prevale l'incertezza, perché un famelico J.Boe pilota la Norvegia a ridosso di Francia e Italia. Germania con un margine di circa 30 secondi, come detto costruito da Dahlmeier.
Peiffer - con una medaglia d'oro al collo - sembra in controllo, ma la figura di Fourcade rimescola le carte. Il tedesco si inceppa in due occasioni a terra, spalanca la porta al ritorno del re. I due escono dal poligono sostanzialmente insieme, mentre Windisch e Svendsen rifiniscono il pacchetto in lotta per le medaglie. La tensione gioca un brutto scherzo a Peiffer, imperfezioni in serie, giro di penalità e sogni di titolo in archivio. Fourcade è magnifico, 5/5, oro Francia. Svendsen, da veterano, coglie la palla al balzo, fa 4/5, replica alla sbavatura e scappa. La Norvegia passa dall'inferno al paradiso, è argento. Windisch impiega diversi secondi per uscire dalla sua sessione, è così spalla a spalla con Peiffer. Epilogo selvaggio, l'urlo di Dominik, la polemica tedesca. Bronzo azzurro.