L'Olanda si conferma straordinaria nazione per quel che concerne il pattinaggio velocità. Nell'ovale di Gangneung, arriva un altro titolo olimpico, questa volta inatteso. Esmee Visser fissa un crono interessante, copre i 5000 in 6:50.23 e costringe le più quotate rivali a spingere. In sequenza, cadono le candidate all'oro. La teutonica Pechstein, mai realmente in gara, incassa un passivo pesantissimo ed è solo ottava. Detentrice del primato olimpico, stabilito nel lontano 2002, saluta anzitempo la lotta per l'oro. Di altro profilo la prova di Martina Sablikova, al via forse la pretendente più accreditata. Per 2000 metri detta il passo, ha anche margine sulla Visser, ma ai 2600 il cronometro segna l'ascesa dell'olandese. La ceca cede, fino ad accumulare un ritardo di 1.62. Destino similare anche per Natalia Voronina, come Sablikova più rapida nella prima porzione di gara. 3.75 il suo gap dal vertice, difende il terzo gradino del podio dalla Van Der Weijden. 

Ivanie Blondin, più performante su altre distanze, strappa comunque un ottimo quinto posto, precede la connazionale Weidemann. Settima è la bielorussa Zuyeva, Oshigiri e Peeters rifiniscono la top ten. Chiudono la graduatoria Schoutens e Takagi. Il programma del pattinaggio velocità riparte domenica 18 febbraio, due le prove da seguire. Alle 12 italiane, Inseguimento a squadre maschile (quarti di finale). Alle 12.56, 500 femminili, con medaglie in palio.