Partenza convincente per l'Italia nel girone di qualificazione della LEN Europa Cup. Vittoria doveva essere, e vittoria è stata per i ragazzi allenati da Sandro Campagna, i quali hanno fatto un sol boccone di una Germania con buoni spunti tecnici ma ancora piuttosto indietro rispetto ad una Nazionale della levatura di quella azzurra. Almeno per quanto riguarda la prima partita, disputata in una Piscina Comunale di Palermo piena in ogni ordine di posto, non si sono fatte sentire le tante e pesanti assenze che hanno gravato i padroni di casa, arrivati in Sicilia con la notizia dell'indisponibilità dei vari Aicardi, Gallo e Di Fulvio - giusto per citare qualche nome - ma comunque capaci di mettere insieme una prestazione convincente in tutte le sue componenti. Tedeschi battute con ampio margine e ora qualificazione che potrebbe decidersi per l'Italia già domani sera, in caso di vittoria contro il Montenegro. I balcanici hanno sconfitto la Russia non senza difficoltà nella partita che ha inaugurato la kermesse palermitana, e in caso di successo Figlioli e compagni sarebbero già qualificati alla prossima fase.

Pronti via, e Bodegas scarica alle spalle di Schenkel il pallone dell'1-0 con ottima posizione sottoporta. Gli azzurri tengono benissimo la vasca, la Germania non riesce ad arginare l'ottimo inizio italiano che si concretizza nel raddoppio a firma Fondelli, con un bolide da media distanza, e poco più avanti in un contropiede di Echenique per il 3-0 dopo due minuti e mezzo. I tedeschi sfruttano la prima superiorità numerica per segnare con Stamm, poi Schenkel neutralizza il rigore di Figlioli ma non può nulla su Echenique che spara dal lato destro per il 4-1 che chiude il primo parziale. In avvio di secondo quarto Preuss realizza il punto del -2 su rigore, ma Fondelli risponde subito in situazione di superiorità per un'Italia che sembra ritrovare intensità e gestione mentale del match. Dimostra Echenique con la fuga per il 6-2 dopo un'altra gran difesa dello stesso Fondelli su Eidner, a seguire Bodegas mette il gancio rovesciato che vale il +5. Germania in grave difficoltà, Fondelli riceve da Figlioli la palla dell'8-2 ma nel finale arriva l'errore di Del Lungo che agevola Reibel: 8-3 all'intervallo lungo.

Al rientro in vasca con il portiere azzurro che si riscatta subito in un paio di occasioni, ma anche con una Germania più intraprendente e pericolosa, punita però dal rigore di Figlioli per il 9-3. I tedeschi sentono ormai la gara scivolare dalle mani, Presciutti ha una grande chance da posizione centrale e manda l'Italia in doppia cifra, imitato qualche secondo dopo da Molina. Di fatto la gara - se mai ce ne fosse stata una - si chiude qui e c'è gloria anche per dolce che mette a segno il gol numero 12 degli azzurri. Schenkel chiude la porta nel finale di terzo quarto, ma il divario è già enorme e Campagna può permettersi di allargare le proprie rotazioni: ne approfitta Cannella che porta sul +10 un'Italia ormai in assoluto controllo delle operazioni. L'esordiente in calottina azzurra piazza la doppietta con la complicità di Schenkel, segno del netto calo di intensità dei tedeschi. I possessi finali avvengono all'insegna dell'accademia, Cannella mette a segno il gol della tripletta e del 14-3, poi Fondelli cala il poker in ripartenza. La Germania segna ancora con Reibel su rigore, ma sugli spalti è già festa, mentre in vasca è già mente rivolta a Italia-Montenegro.

Nell'altra partita, quella che ha inaugurato la LEN Europa Cup, vittoria sudata ma meritata per il Montenegro, che in un duello fatto di sorpassi e controsorpassi riesce ad avere ragione su una Russia che certamente può mangiarsi le mani, in special modo per non aver sfruttato alcune chiare situazioni in superiorità numerica. E dire che la compagine di coach Evstigneyev era partita forte, chiudendo sul 3-1 un primo quarto in cui il portiere balcanico Lazovic si è anche messo in luce con un paio di parate importanti. Nel secondo quarto è salito in cattedra il Montenegro con un Ivovic assai ispirato (quattro gol per lui a fine gara), ma al rientro in vasca la Russia è riuscita ad avvicinarsi nuovamente, fino ad impattare a quota 6 poco prima della sirena che precede l'ultimo intervallo. Tanta tensione negli otto minuti finali, con il solito Ivovic coadiuvato da un grande Draskovic in fase realizzativa, mentre dall'altra parte Bychkov e Shepelev cercano di tenere la gara aperta. A chiudere tutto ci pensa Klikovac con il gol del definitivo 9-8 che regala il primo successo a coach Gojkovic e ai suoi giocatori.