Delle tre brevi corse a tappe in programma questa settimana (con Tour of Oman e Volta ao Algarve), la Vuelta a Andalucia rappresenta senza dubbio la prova di maggiore tradizione, anche la più attesa per ciò che concerne il parco partecipanti. Sarà infatti la Ruta del Sol (dicitura alternativa), al via mercoledì 14 febbraio, il palcoscenico d'esordio di Mikel Landa, nuovo leader della Movistar, chiamato a prendere il testimone di Alejandro Valverde, vincitore lo scorso anno, e affiancato dal giovane Marc Soler. Ma in Andalusia si rivedrà soprattutto il discusso Chris Froome (Team Sky), il britannico coinvolto in un caso di doping non ancora risolto, che proprio in Spagna, all'ultima Vuelta, è incappato nel giallo salbutamolo (in squadra con lui David de La Cruz e Wout Poels). Altri corridori in lotta per la generale saranno Jakob Fuglsang e Luis Leòn Sanchez (Astana), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Steven Kruijswijk (Lotto-Jumbo), nell'ambito di una corsa lunga cinque tappe, di cui verosimilmente una sola adatta ai velocisti. Il percorso tappa per tappa:
1^ tappa (mercoledì 14 febbraio). Mijas/Malaga - Granada (197.6 km). Si comincia con una frazione mossa, di media montagna, con sei gpm posti sul percorso. Il più duro è il primo categoria del Puerto de Zafaraya, dopo 120 chilometri di corsa. A seguire, tre salite di terza categoria (Alto del Navazo, Alto de Alhama, Alto de la Malaha) e una di seconda (Alto del Lucero), prima degli ultimi venti chilometri, che conducono in falsopiano all'arrivo di Granada.
2^ tappa (giovedì 15 febbraio). Otura (Granada) - La Guardia de Jaén (Alto de Allanadas) (Jaén) (140 km). Arrivo in quota sull'Alto de las Allanadas, ascesa di prima categoria, in un'altra frazione di montagna, con quattro salite ad anticipare l'erta conclusiva.
3^ tappa (venerdì 16 febbraio). Mancha Real (Jaén) - Herrera (Sevilla) (166.1 km). Frazione per velocisti. In questa occasione i saliscendi dell'Andalusia non dovrebbero rappresentare un ostacolo a una volata di gruppo.
4^ tappa (sabato 17 febbraio). Sevilla - Alcalá de los Gazules (Cádiz) (194.7 km). Tappa di difficile interpretazione: a metà percorso ci sono due gran premi della montagna, rispettivamente di prima e terza categoria, il Puerto de Palomas e il Puerto de Boyar. Poi ottanta chilometri nervosi fino al traguardo, posto su uno strappo con pendenze anche del 18% e tratti in pavè.
5^ tappa (domenica 18 febbraio). Barbate - Barbate (Cádiz) (cronometro individuale, 14.2 km). Finale dedicato agli specialisti delle prove contro il tempo, con una cronometro breve, di meno di quindici chilometri, piatta, che si snoda intorno a Cadice.