Il tempo delle accuse, delle voci e dei suggerimenti di squalifica è terminato. La stagione ciclistica è ufficialmente iniziata e tra pochi giorni toccherà anche a Chris Froome tornare in strada. Il britannico del Team Sky dopo un mese di allenamento intenso con anche alcune uscite lunghissime e con una velocità media spaventosa è pronto a riprendere a gareggiare. Lo farà a partire dal prossimo quattordici febbraio, quando prenderà il via della Vuelta a Andalucia - Ruta Ciclistica del Sol, classica piccola corsa a tappe di inizio stagione vinta dall'alfiere Sky nel 2015, quando interruppe il dominio di Valverde.
La corsa andalusa è la prima in arco temporale a mettere nel suo percorso tappe di montagna ed anche il primo vero arrivo in salita. Proprio per questo motivo, solitamente, è la gara preferita dai big per il loro debutto stagionale e anche quest'anno sarà così. Dopo il training camp fatto in Sudafrica, Froome si schiererà al fianco di Valverde, Landa, Fuglsang e Poels per dare battaglia sulle strade andaluse e lo ha annunciato lo stesso Team Sky tramite una nota sul proprio sito dove prende la parola anche il campione britannico: "Ho fatto una preparazione molto dura in Sudafrica a Gennaio. E' stato bello risalire in sella e mettere chilometri nelle mie gambe. Non corro la Ruta del Sol da un paio d'anni, ma nel passato mi sono sempre trovato bene e ci tornerò questa stagione".
Ovviamente, però, le ombre sulla sua positività non spariscono, ma Froome resta tranquillo, almeno in apparenza: "Sono fiducioso che verremo a capo di quello che è successo e sto lavorando duramente in sinergia con il team per risolvere tutto. Capisco che la situazione possa creare incertezza - continua il keniano bianco - e capisco tutto l'interesse e le speculazioni attorno alla vicenda, ma spero che le persone capiscano che ci sono dei limiti alle cose che posso dire".