Calendario che fa vincere non si cambia. Deve aver pensato questo Peter Sagan, tre volte campione del mondo, quando con la Bora-Hansgrohe ha stilato il nuovo prospetto della stagione 2018. Dopo aver ottenuto dodici successi nella scorsa annata, 101 in carriera, lo slovacco conferma in toto il calendario utilizzato al primo anno con la squadra tedesca.
Sagan inizierà la propria stagione in Australia, alla prima corsa World Tour dell'anno, ovvero il Santos Tour Down Under per il quale partirà a breve, poi si dirigerà nel vecchio continente dividendosi tra Belgio e Italia. Nella patria del pavé, il tre volte iridato, parteciperà alla Omloop Het Nieuwsblad e successivamente alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, vinta lo scorso anno. Dal Belgio al paese nostrano per la Tirreno-Adriatico, vincitore di due tappe nella passata stagione, dove preparerà la Milano-Sanremo, sfiorata nel 2017. La Classicissima apre la primavera del ciclismo e introduce le classiche del pavé spostando il focus mondiale su Belgio ed Olanda. Sagan parteciperà ovviamente sia al Giro delle Fiandre, sia alla Parigi-Roubaix arrivandoci tramite il classico avvicinamento composto da E3 Harelbeke, Gand – Wevelgem e Scheldeprijs. Attenzione, però, alla sorpresa: il campione del mondo, infatti, potrebbe partecipare all'Amstel Gold Race. Lo slovacco, solitamente, stacca un mese dopo le classiche del nord, ma la squadra tedesca vorrebbe vederlo in azione nella prima corsa delle Ardenne.
L'estate è ormai collaudata: Giro di California, Giro di Svizzera e Tour de France. Arrivano, invece, i ripensamenti sul Mondiale di Innsbruck: "Sul prossimo mondiale sono un po’ scettico. Può succedere di tutto, farò il possibile, ma mon mi sento di avere le caratteristiche per poter ripetere il risultato degli ultimi anni. È per gente come Nibali e Valverde più che per me", racconta Sagan alla Gazzetta. I due grandi obiettivi, restano però nella prima parte dell'anno e sono la Milano-Sanremo e la Roubaix, due classiche alla sua portata, ma che lo slovacco non ha mai conquistato.