Dopo due anni di tentativi, Ilnur Zakarin ha finalmente centrato il podio di un grande giro, quello della Vuelta a Espana dietro a Chris Froome e Vincenzo Nibali, ed ora punta più in alto, al gradino che permette di guardare tutti dall'alto verso il basso, quello del primo posto.

Il ventottenne russo è il faro della Katusha-Alpecin e quest'anno, come spiegato a Marca, ha finalmente imparato a conoscersi, così da migliorarsi e puntare più in alto: "Dopo alcuni anni si comincia a conoscere il proprio corpo. Sapevo che con il passare dei giorni alla Vuelta sarei andato meglio e così è stato. Gli altri corridori cominciavano ad avere un calo, mentre io continuavo ad essere allo stesso livello.  Per me il podio alla Vuelta è stato come un sogno che si è realizzato. Salirci proprio alla fine, quasi all’ultimo giorno, mi ha fatto sentire ancor più orgoglioso. Ho dovuto davvero lottare molto per ottenerlo". Zakarin però ha anche dei limiti, uno su tutti le discese, ma anche il fatto di avere più giornate negative all'interno di una corsa a tappe di tre settimane, un difetto che difficilmente hanno i campioni dei grandi giri: "Questo fa la differenza fra un gran corridore di classiche e uno da grandi giri, nei quali non puoi sbagliare. Sto migliorando su questo aspetto. Spero di riuscire a concludere un GT senza alcuna giornata storta: questo è uno dei miei grandi obiettivi. Devo essere più consistente e non perdere più tempo nella prima settimana"

Per puntare in alto il russo deve limare questo difetto e soprattutto battere Christopher Froome, il vero cannibale dei grandi giri degli ultimi cinque anni. La sfida è dura, ma Zakarin ci crede: "Penso siano battibili, anche se bisogna ammettere che sono molto forti. Hanno corridori che potrebbero essere leader in qualsiasi altra squadra come Landa, Nieve, Poels, Thomas, ecc. In un gruppo di capitani è sempre difficile mantenere una struttura così unita, ma loro ci riescono. E anche se perderanno Landa e Nieve, arrivano corridori come De la Cruz o giovani come Sivakov e Bernal, che potranno fare bene. Possiamo battere Froome, ma non è facile superare la Sky. Ma non ci arrenderemo".