Come ormai da tradizione, poco prima dell'ultima Monumento, il Giro di Lombardia, va in scena la classica più antica la mondo: la Milano-Torino. La 98esima edizione della MiTo premia un Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac) formato attaccante che stacca tutti sull'ultima ascesa verso la basilica di Superga, lasciando il podio ad Adam Yates (Orica-Scott), possessore di un'ottima gamba ma troppo attendista, e Fabio Aru (Astana), apparso in difficoltà nelle ultime rampe della salita.
In un avvio caratterizzato dall'alta velocità, la fuga parte dopo dieci chilometri ed è composta da: Patrick Lauk (Astana), Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Guillaume Bonnafond (Cofidis) e Grégory Rast (Trek-Segafredo). Dopo trenta chilometri di corsa provano ad evadere dal gruppo sei corridori tra i quali spunta Thibaut Pinot (FDJ), ma il gruppo non lascia strada proprio a causa della presenza del francese. Dopo la squadra transalpina anche Sky e Movistar provano a movimentare la corsa con gli attacchi di Winner Anacona e Diego Rosa, ma i loro tentativi portano solo al riassorbimento della fuga.
Un allungo più deciso lo prova Julian Alaphilippe. Il francese della Quikcstep Floors si muove nella prima ascesa verso Superga, lanciandosi a tutta in discesa, ma il suo attacco viene annullato dal gruppo poco prima dell'inizio della seconda salita alla basilica. Qui, a tre chilometri dal traguardo, si muove Molard (FDJ). Il transalpino provoca la reazione di Fabio Aru, Egan Bernal (Androni), Mickael Cherel (Ag2r) e Rigoberto Uran che riprendono il francese formando così un quintetto al comando della gara. La collaborazione non è molta e allora Cherel prova il contropiede, ma Uran e Gaudu lo vanno a riprendere agilmente dopo pochi metri, mentre soffre di più Aru. Il sardo non riesce a rispondere agli scatti, preferendo salire di passo, ma proprio quando si stata riportando sotto al terzetto di testa, il colombiano rompe definitivamente gli indugi lasciando sul posto i due compagni d'attacco. Aru recupera sia Gaudu, sia Cherel, ma alle sue spalle arriva come un treno Adam Yates. Il corridore della Orica-Scott ha una gran gamba, tanto che salta il sardo e vola verso Uran, che però riesce a mantenere il distacco. Il britannico sale più in fretta del colombiano, ma il vantaggio accumulato dal corridore della Cannondale-Drapac è ormai troppo.
Uran vince la Milano-Torino ottenendo il secondo successo dell'anno, il decimo della carriera, e si candida prepotentemente al trono d'autunno che si assegnerà sabato a Como.