Sotto la pioggia è il tricolore francese a sventolare più in alto di tutti: Benoit Cosnefroy è il nuovo campione del mondo della categoria Under 23. Il francese batte in una volata a due uno splendido Lennard Kamna che dopo un'azione in solitaria si piega allo sprint. Vince la volata di gruppo, prendendosi il bronzo, il danese Svendgaard, mentre il migliore degli azzurri è Vincenzo Albanese, quinto dopo una gara d'attacco.
La corsa in linea degli Under 23 è caratterizzata dalla fuga di dodici uomini, tenuta a tiro dal gruppo e riassorbita nel terzultimo giro dall'attacco di sei tra gli uomini più pericolosi: Sivakov, McNulty, Muller, Hoog, Tiller e Hindley. I sei al comando trovano un buon accordo, venendo poi raggiunti da Davies e Gidich, ma nonostante questo il loro vantaggio non decolla e non supera mai la barriera del minuto. Questo, ovviamente, grazie al lavoro della Spagna che all'inizio della salita di Salmon Hill lancia Garcia Cortina al loro inseguimento, ma l'attacco però risulta vano.
Il gruppo continua allora ad inseguire i sei battistrada, guadagnando secondi su secondi fino a riassorbirli a 30 chilometri dal traguardo. Poco dopo il penultimo passaggio sul traguardo, quello scandito dal suono della campanella, ci prova l'Italia. Albanese lancia l'azione sulla salitella che porta il gruppo nella superstrada, lo seguono due francesi, due norvegesi e l'uruguagio Moreira. Tra loro è uno dei due transalpini, Thomas, a provare il colpaccio tirando dritto senza nemmeno voltarsi verso i suoi compagni di fuga. L'azione del francese è buona, ma il gruppo degli ormai ex attaccanti non cede e lo recupera a poco più di 14 chilometri dall'arrivo. Qui nasce l'azione di Lennard Kamna. Il tedesco scatta a tredicimila metri dal traguardo raggiungendo e lasciando sul posto i cinque battistrada, guadagnando sin da subito venti secondi sul gruppo principale. Lì, una volta ripresi i cinque inseguitori, è la Francia a dettare legge ed il perché lo si capisce dopo pochi chilometri: Cosnefroy si lancia all'inseguimento del tedesco, raggiungendolo quando mancano settemila metri allo striscione d'arrivo.
Si forma quindi una coppia al comando e i due vanno di comune accordo, nonostante la storia moderna insegni ben altro. Cosnefroy e Kamna giocano d'astuzia, si danno cambi regolari fino alla flamme rouge, quando ormai risulta chiaro che saranno loro a giocarsi l'iride. La volata è impostata e vinta con superiorità disarmante da Cosnefroy, Kamna si mette nella sua scia senza mai riuscire a superarlo, mentre alle loro spalle Albanese lancia la volata del gruppo, ma nel finale viene superato da Svendgaard e da Wood.