Si apre nel migliore dei modi possibile per i colori azzurri la settimana iridata di Bergen. Il primo evento dedicato alle nazionali, infatti, premia l'Italia, che nella cronometro Juniores Donne festeggia la doppietta con Elena Pirrone e Alessia Vigilia. Le due azzurre si prendono rispettivamente la medaglia d'oro e d'argento precedendo l'australiana Fasnacht, bronzo. 

La gara a cronometro è caratterizzata dalla pioggia, frequente in questa zona della Norvegia, che bagna il tracciato dopo il passaggio delle primissime atlete. Il vantaggio viene sfruttato ottimamente dalla Vigilia che, partita come prima, fa segnare subito un grande tempo che prende via via sempre più valore. L'arrivo della pioggia rallenta le avversarie dell'italiana, ma anche una delle sue compagne. Letizia Partenoster, infatti, dopo una grande partenza con miglior tempo al primo intermedio inizia ad accusare la fatica ed il ritardo dalla connazionale cresce. La campionessa  nazionale di specialità termina la prova con il nono tempo, con un ritardo attorno al minuto. Quella della trentina resta comunque una buona prova. La Vigilia, seduta sull'hotseat sin dall'inizio delle ostilità, inizia ad accarezzare il sogno dell'oro quando la Fasnacht risulta più lenta di lei al traguardo, ma la beffa è dietro l'angolo. 

Infatti, è proprio l'ultima atleta a lasciare il cancelletto di partenza a togliere la medaglia dal metallo più prezioso dal suo collo. Elena Pirrone si dimostra sin da subito più veloce della compagna di nazionale, migliorando il tempo della Vigilia ad ogni intermedio presente sul tracciato. Al traguardo la Pirrone, già campionessa europea quest'anno, chiude con soli sei secondi di vantaggio con il tempo di 23'19"72, beffando l'amica e compagna di nazionale. 

I meriti vanno anche al commissario tecnico di questa nazionale, Savoldi, che ha dimostrato di saper scegliere ottimamente come disporre le sue atlete. Inserire la Vigilia nella prima turnazione si è rivelata la mossa vincente, così come scegliere la Pirrone come ultima atleta. Buona anche la scelta per la Paternoster che poi paga un problema di comunicazione con l'ammiraglia e l'asfalto bagnato nell'ultimo tratto della cronometro.