Davide Villella è stato l'unico corridore della Vuelta capace di fermare Chris Froome. Chiariamoci, il bergamasco della Cannondale non ha impedito al britannico di vincere la sua prima Vuelta e di compiere una storica doppietta con il Tour de France, ma è stato l'unico a vincere una classifica e quindi una maglia distintiva oltre all'alfiere Sky.
La maglia vinta è quella a pois blu, che come al Tour de France contraddistingue il leader della classifica dei Gran Premi della Montagna. Villella ha conquistato la maglia nel corso della terza tappa, quella con arrivo ad Andorra e non l'ha più lasciata, difendendosi dagli attacchi di Thomas de Gendt e Miguel Angel Lopez, arresosi all'ultima frazione montana. "Ho preso questa maglia nella tappa di Andorra - racconta il bergamasco del Team Cannondale -. Sono state tre settimane lunghissime però ho sempre dato sempre il massimo giorno dopo giorno. Sia io che la squadra abbiamo fatto un buon lavoro. Siamo riusciti a piazzarci nelle prime dieci posizioni della classifica con Woods ed abbiamo vinto la maglia dei GPM".
Villella era arrivato alla Vuelta a luci spente dopo le prestazioni del Giro d'Italia, ma sin dalla prima frazione montuosa ha fatto capire di voler puntare forte sulla maglia a pois, di certo non prestigiosa come la sorella francese, ma comunque un bel traguardo da cogliere. "Siamo molto soddisfatti – continua il bergamasco –. Eravamo un gruppo molto giovane ed è una bella emozione essere qua. È stato veramente emozionante essere qua davanti a questo pubblico e sono molto felice". Adesso il bergamasco si preparerà per l'ultima classica Monumento, il Giro di Lombardia. Lo scorso anno Villella terminò quinto alle spalle di Chaves, Rosa, Uran e Bardet, dopo una gara corsa all'attacco, ma quest'anno vuole centrare il bersaglio grosso in quella che è la sua corsa di casa.