Fanno in festa in tanti a Madrid, sede d'arrivo della ventunesima e ultima tappa della Vuelta a Espana. Da Chris Froome, che coglie una fantastica doppietta dopo il trionfo al Tour de France, a Matteo Trentin, che a Plaza Cibeles ottiene il quarto successo parziale della sua corsa rossa, passando per Vincenzo Nibali, secondo in classifica generale, e per Alberto Contador, che chiude tra il calore della sua gente una carriera straordinaria.

E sono proprio del Pistolero le parole più attese dal pubblico di Madrid, in estasi per la Vuelta corsa da un grandissimo dello sport spagnolo: "Non ho parole per esprimere cosa sto provando in questo momento - dice l'uomo di Pinto - attraversare la linea d'arrivo da solo in mezzo al mio pubblico...è incredibile, di solito mi alleno nel traffico, non ho un'intera strada a mia disposizione. Dopo quindici anni di duro lavoro e di grandi battaglie, quello di oggi è un giorno speciale. Non so se esista un saluto più bello di questo. Ora è il momento di dire basta: ho sempre detto di voler concludere ad alti livelli, e questa è l'occasione giusta. Al pubblico posso solo dire grazie, ho sempre dato il 100%, con il cuore, credo sia importante. Il ciclismo è uno sport in cui conta solo la vittoria, ma per me anche lo spettacolo è importante. Ho fatto tutto quello che potevo durante questa Vuelta, e ringrazio la Trek-Segafredo per avermelo lasciato fare". In estasi Chris Froome: "E' davvero incredibile. Oggi ho capito che avrei potuto vincere, probabilmente per la prima e ultima volta nella mia carriera, la classifica a punti di un grande giro. Ho dato tutto e gestito pochi punti, non potrei essere più contento di così. E' stata una corsa da vincere, ce l'ho fatta. Ancora devo rendermi conto di tutto, è stata un'avventura incredibile. Il solo fatto che nessuno era più riuscito a vincere Tour e Vuelta nello stesso anno da molto tempo è straordinario. Ma non l'ho fatto da solo, ma grazie a una squadra fantastica, ai tifosi, alla famiglia, agli amici. Gli ultimi mesi sono stati eccezionali, e voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato. Ho combattuto per sei anni per vincere questa corsa, per tre volte sono arrivato secondo: stavolta è fantastico essere primo".

Esulta anche il re di Madrid, Matteo Trentin, che con una volata spettacolare ha colto il quarto successo di tappa in questa edizione della Vuelta: "La squadra ha lavorato alla grande per tutta la giornata - le parole del corridore italiano della Quick-Step Floors - credo che si sia visto anche in televisione. Abbiamo cominciato sin dall'inizio del circuito, e non abbiamo più smesso finchè non abbiamo ottenuto un'altra vittoria. Chris Froome mi ha detto che voleva difendere la maglia verde: è un peccato non averla vinta dopo quattro successi di tappa, ma ho vinto due volate di gruppo e due frazioni dure, posso essere soddisfatto di quanto fatto". Sul secondo gradino del podio Vincenzo Nibali: "Non è mai facile vincere una grande corsa a tappe. Ma penso che con la squadra abbiamo lavorato davvero molto bene ottenendo un gran risultato, perchè finire secondo alle spalle di Chris Froome è un gran risultato. Era l'uomo da battere, insieme al suo team hanno fatto un lavoro eccezionale. Io ho lottato fino alla fine, ho cercato occasioni per provare a vincere, ma non è stato facile. Complimenti a Froome per aver vinto Tour e Vuelta. I podi al Giro e alla Vuelta rendono comunque positiva la mia stagione, perchè ho sempre corso ad alti livelli. Non è semplice agguantare il podio quando c'è da lottare per ventuno giorni. Per me è emozionante vedere chiudersi qui la carriera di Alberto Contador: è stato un grande corridore, un istintivo, ci ha fatto tutti ammattire perchè è sempre stato pronto ad attaccare. Sarà difficile trovare un altro corridore come lui in gruppo".