In una giornata dal percorso duro con termine sull'Angliru, il Mostro come viene chiamato in Spagna, anche il meteo ha voluto metterci lo zampino con una pioggia battente che ha accompagnato il gruppo fino alle prime rampe dell'ultima ascesa. Se vogliamo pensare a un qualcosa di più poetico, allora anche il cielo ha voluto dare un ultimo saluto ad Alberto Contador, splendido vincitore, nella sua ultima tappa di montagna. L'Angliru si inchina davanti alla danza del Pistolero che spara il suo ultimo colpo sull'ascesa più dura di Spagna, mentre il rivale Chris Froome centra la storica doppietta Tour-Vuelta.

Sotto la pioggia battente sono undici i corridori a tentare l'impresa da lontano: Marc Soler (Movistar), Enric Mas (Quick Step), Romain Bardet (AG2R-La Mondiale), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Stefan Denifl (Aqua Blue Sport), Adam e Simon Yates (Orica-Scott) Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Jaime Roson (Caja Rural-Seguros RGA) e Soren Kragh Andersen (Team Sunweb). Non riesce ad entrare nella fuga Davide Villella (Cannondale-Drapac) che saggiamente marca Miguel Angel Lopez (Astana), suo rivale per la classifica dei GPM. La prima parte di frazione scorre via liscia fino alla fine della prima ascesa di giornata, quando la Bahrain Merida forza la discesa dell'Alto de Cobertoria frazionando il gruppo e a farne le spese è Fabio Aru che dice così addio ad ogni sogno di gloria. Nel fondovalle rientra Zakarin, attardato in discesa, poi sull'Alto del Cordal inizia la battaglia: davanti Soler saluta tutti e prova l'impresa solitaria, dietro De la Cruz (Quickstep Floors) e Contador (Trek Segafredo) scattano poco prima del Gpm. Il corridore della Quickstep scivola sulla discesa bagnata del Cordal, lasciando il Pistolero con il compagno Pantano, mentre dietro è Nibali a rischiare grosso sfiorando un guard rail. 

Sulle prime rampe dell'Angliru, Alberto Contador, inizia la sua cavalcata verso la gloria, mentre alle sue spalle inizia la battaglia per la Vuelta. Kelderman (Sunweb) e Nibali (Bahrain-Merida) mettono a tirare le proprie squadre scremando il gruppo. A 5 chilometri dal traguardo il Pistolero si libera di Soler, scomoda compagnia visti i precedenti stagionali, e inizia a danzare sui pedali per l'ultima volta nella carriera involandosi verso l'arrivo in solitaria. Dietro, intanto, è Froome a muovere le acque mettendo Poels alla frusta: il lavoro dell'olandese è incredibile, si stacca prima Nibali, poi Kelderman e Zakarin, solo il suo compagno di squadra riesce a tenere il suo ritmo. Sulle rampe finali dell'Angliru il pubblico applaude il suo eroe, superbo vincitore di tappa, ma anche Christopher Froome, autore di tre settimane maestose e finalmente autore della storica doppietta Tour de France-Vuelta a España. Nibali giunge al traguardo con 51" di ritardo da Contador, chiudendo la Vuelta sul secondo gradino del podio, mentre Zakarin riesce a scalzare Kelderman dal terzo posto.