Ultima fatica sulle strade di Spagna, domani la classica passerella di Madrid, utile a celebrare il primo della classe. Chris Froome è a un passo dal coronare il sogno rosso. Il Re del Tour fiuta la clamorosa doppietta. Difficile ipotizzare il tracollo del keniano bianco, forte di una squadra senza eguali all'interno della corsa. Vincenzo Nibali è il più vicino dei rivali, il divario è ampio. Punta deciso al podio Alberto Contador, deve recuperare terreno, garanzia di spettacolo. Ieri una fucilata in quota, un minutino di margine, rosicchiato dagli inseguitori nel finale con pendenza favorevole. 

Attenzione alla fisionomia dell'uscita odierna. Non c'è traccia di pianura, chilometraggio ridotto, ascese in serie. Corvera de Asturias - Alto de L'Angliru, 117.5 chilometri infernali. L'apertura è all'insù, nessun GPM, ma una proiezione continua verso l'alto, trampolino per eventuali attaccanti. Dopo la picchiata, inizia un graduale avvicinamento al primo colosso di giornata, Alto de la Cobertoria. 8 chilometri, pendenza media dell'8.6%, punte, tra il terzo e il quarto chilometro, del 18%. 

Discesa e rimbalzo improvviso, siamo lungo l'Alto del Cordal. Altro prima categoria, di inferiore lunghezza - 5.7 chilometri - ma non certo più accomodante. La pendenza media resta ampiamente sopra l'8%, chi vuol far saltare il banco deve mettere a ferro e fuoco il plotone qui, isolare Froome. A seguire, l'Angliru, il gigante di Spagna. 12.5 chilometri, pendenza media del 9.8%, complice un tratto, intorno al quarto chilometro, sostanzialmente pianeggiante. Si sfonda il 23%, la scalata sembra non terminare mai, il conto può essere salato. 

Il percorso