Il tris di Matteo Trentin in maglia verde conduce al secondo week-end della Vuelta, edizione 2017. Dopo una tappa interlocutoria, la strada torna a salire, si rinnova quindi il duello tra i big. Chris Froome deve difendere il simbolo del primato, Vincenzo Nibali ha poco meno di un minuto di ritardo dal recente vincitore del Tour. La variabile è come sempre Alberto Contador, costantemente in posizione d'attacco nella sua ultima recita in sella.
Écija – Sierra de La Pandera, i chilometri da percorrere sono 175, non c'è spazio per respirare. Si inizia con pendenza sfavorevole, il primo GPM è al chilometro 85.5. Terza categoria, Puerto el Mojón. Dopo il rifornimento, l'aria si fa rarefatta, il gruppo si avvicina al traguardo volante, chilometro 130.2, preludio al doppio strappo conclusivo.
Puerto Locubin, ascesa di seconda categoria di 8.5 chilometri. La pendenza media è del 4.8%, difficile che qualcuno tenti l'azzardo qui. In vetta, rapida picchiata e nuovo rimbalzo, decisivo. L'ultima scalata misura 12 chilometri, la pendenza media è superiore al 7%, nel frangente più ostico si raggiunge il 13%. All'interno, due passaggi di minore entità, tratti quasi in falsopiano. Gli ultimi 4 chilometri sono durissimi, chiusura all'8%. In caso di giornata storta si può pagare molto, la fatica può presentare un conto salato.
Il percorso