Due tappe interlocutorie, tuttavia interessanti. Cronosquadre alla BMC, con Froome a rosicchiare preziosi secondi ai rivali. Prima uscita in linea a Lampaert, il più forte nel vento di Francia. Quest'oggi, si alza il sipario sulla Vuelta, perché a far capolino sono le prime ascese impegnative, tipiche delle strade di Spagna. Si parte da Prades Conflent Canigó, 158.5 i chilometri da percorrere. L'avvio è subito impegnativo, perché il gruppo deve solcare il Col de la Perche, raggiungere quindi 1575 metri. Trampolino perfetto per la fuga di giornata, dopo l'immobilismo di ieri, dettato dal forte ritmo imposto dal plotone.
Con il passaggio in Spagna inizia la seconda parte di corsa. Al km78, rifornimento, poi il lento avvicinarsi del Coll de la Rabassa. Un altro prima categoria, si sforano i 1800 metri. Prime rampe da circoletto rosso, un frangente al 15% tramortisce le ruote presenti. Via via la pendenza decresce, il tratto conclusivo oscilla infatti tra il 5% e il 6%. Siamo lontani dal traguardo, difficile immaginare un movimento deciso lungo questi tornanti.
Una lunga picchiata pilota all'ultima fatica odierna. Alto de la Comella, seconda categoria, pendenze non impossibili. Si procede a strappi, attenzione ad alcuni rimbalzi in grado di rompere l'equilibrio. Chi vuole aggiudicarsi la tappa, mettere il primo punto, deve partire qui, per dare poi linfa alla sortita nella successiva discesa. La strada torna pianeggiante quando mancano poco meno di due chilometri al termine, il tempo per controllare e gustarsi il successo.
Identificare un favorito non è semplice. Froome, il re del Tour, è l'uomo da seguire, non ha però una squadra ingiocabile come alla Grand Boucle. Bardet e Nibali, su un terreno favorevole, possono tentare l'impresa, Aru deve correre di rimessa, Contador pescare dal mazzo il jolly.
Il percorso