Tutto in poche settimane per Warren Barguil. Il corridore bretone, reduce da un brutto infortunio (frattura del bacino) che ne aveva limitato il rendimento negli ultimi mesi, ha disputato un Tour de France al di sopra di ogni aspettativa, conquistando la maglia a pois di miglior scalatore, aggiudicandosi due tappe, tra cui quella con arrivo in quota sul mitico Izoard, e chiudendo decimo nella generale di Parigi. 

Una Grand Boucle di successo, che ha modificato i piani di questo venticinquenne transalpino, presente e futuro del ciclismo francese, al punto da metterne in discussione il proseguimento con il team che lo ha lanciato nel mondo del professionismo, Sunweb, prima Argos-Shimano. Come da indiscrezioni di ciclo-mercato, a neanche due settimane dalla fine del Tour, le strade di Barguil e della sua squadra di appartenenza si separano. E' infatti già ufficiale l'approdo del grimpeur bretone a una squadra transalpina, la Fortuneo-Oscaro, dall'anno prossimo nuovamente Fortuneo-Vital Concept. Una decisione dovuta anche all'ingombrante presenza nel team Sunweb di Tom Dumoulin, il passista olandese reduce dal trionfo al Giro d'Italia del Centenario, festeggiato in Piazza Duomo a Milano lo scorso maggio. Un Dumoulin che il prossimo anno punterà tutto sul Tour de France, con margini di manovra ridotti per Barguil. E' stato lo stesso corridore transalpino, insieme al suo nuovo team, ad annunciare con un comunicato stampa la notizia del cambio di maglia: "Sono molto felice di unirmi alla Fortuneo-Oscaro - si legge nella nota di Barguil - ho notato i loro miglioramenti negli ultimi anni, e in particolar al Tour de France appena conclusosi, in cui la squadra ha mostrato di essere un solido collettivo, con individualità capaci di dare spettacolo ai massimi livelli della competizione. Il team manager Emmanuel Hubert ha l'ambizione di far crescere la squadra tramite un progetto che personalmente trovo entusiasmante, alla ricerca di grandi risultati nelle più importanti corse internazionali, mantenendo allo stesso tempo una dimensione familiare".

"Hubert ha capito quanto volessi continuare a lavorare sulla falsariga dell'immagine che mi sono costruito al Tour, quello di un attaccante naturale che va lasciato libero di esprimersi. Il nostro progetto insieme è a medio termine, quindi lavoreremo passo dopo passo, senza cambiare ciò che finora ha funzionato bene. In più, raggiungo una squadra con un DNA bretone. Non c'è bisogno di spiegare quanto ciò significhi per me". Fa eco a Barguil lo stesso Hubert, soddisfatto di aver ingaggiato uno dei corridori più promettenti e futuribili della sua generazione, un francese in una squadra della stessa nazionalità: "Per tutto il nostro team Fortuneo-Oscaro, è un enorme orgoglio vedere arrivare tra noi un grande campione come Warren. Potrà contare sul supporto totale e sulla forza di una squadra che ha atteso a lungo prima di poter mettersi a disposizione di un vero leader, forte, in grado di aggiudicarsi le corse più dure a livello internazionale. Con Warren condividiamo gli stessi valori: umiltà, voglia di lottare, generosità. Tutti elementi indispensabili per vincere nel ciclismo, in uno sport in cui il successo è sempre collettivo. Inoltre Warren proviene dalla Bretagna, una terra orgogliosa dei suoi corridori e pronta a conquistare nuovi territori". Il cambio di maglia prelude dunque anche a una modifica di status per Barguil. Da battitore libero, scalatore in grado di essere lasciato andare dal gruppo con i suoi scatti in salita, per far suoi successi parziali, come le vittorie di tappa, ma anche come la conquista della maglia a pois, a capitano designato, uomo di classifica che ambisce alla top ten di un grande Giro. Un cambiamento importante, che potrebbe necessitare di qualche momento di assestamento, che attualmente è al centro del dibattito riguardante un altro scalatore giovane, quel Mikel Landa che dal Team Sky dovrebbe passare a un'altra squadra.