Quello che partirà domani sarà un Giro di Polonia con uno sguardo proiettato verso la Spagna e, un po', anche verso la Norvegia. I big non saranno molti, ma i presenti valgono da soli il prezzo del biglietto. Peter Sagan e Vincenzo Nibali battaglieranno sulle strade polacche dopo la pausa estiva, forzata per lo slovacco dopo l'esclusione dal Tour de France. 

Il corridore della Bora-Hansgrohe arriva in Polonia con un nuovo look. La folta chioma che lo contraddistingueva è stata rasata a zero, segno di volersi concentrare fortemente, se diamo retta ad alcune usanze tribali dei paesi asiatici, per vincere le cinque tappe della corsa polacca a sua disposizione. Sagan ha una voglia estrema di rivincita dopo la squalifica dal Tour de France che ancora non ha digerito, come dimostrano le dichiarazioni della scorsa settimana: "Non posso accettare la decisione della giuria perché si è trattato di un grosso errore. Ho dovuto attendere un tempo lunghissimo prima che fosse comunicata la loro decisione, volevo sapere se il giorno dopo avrei potuto continuare o meno il mio Tour. La giuria non mi ha chiesto nulla, io non ho avuto la possibilità dispiegarmi e di ascoltare le loro teorie. Secondo loro, ho commesso un errore e sono stato violento. Ma non è corretto essere trattati in un modo simile senza aver commesso nulla di male. Io non accetto di essere trattato come un violento perché non ho fatto nulla di sbagliato". Il Polonia, per il campione del mondo, fa parte della preparazione in vista di Bergen 2017 e di un tris mondiale che avrebbe del clamoroso. Dopo la corsa polacca, Sagan, correrà l'Eneco Tour e forse l'Europeo, prima di volare in Canada per il Quebec ed il Montreal. 

Con la stessa voglia di vincere ci arriva anche Vincenzo Nibali che, però, punta diretto alla classifica generale. Lo Squalo dello Stretto correrà il Polonia con l'obiettivo di prepararsi al meglio per la Vuelta dando seguito al lavoro fatto in altura al Passo San Pellegrino. Il bis nella corsa spagnola aumenterebbe di valore il palmares, già straordinario del siciliano, che sfiderebbe Chris Froome e Alberto Contador, probabilmente all'ultima corsa della sua carriera e con una voglia matta di ben figurare. Oltre ai due grandi protagonisti degli ultimi Tour de France, alla Vuelta ci sarà anche Fabio Aru che, come i due citati sopra, correrà meno di Nibali che deve recuperare il passo gara.