Marcel Kittel emerge dalle retrovie, un colpo di pedale potente, a centrostrada. Si scioglie il gruppo, l'incedere forsennato degli inseguitori non porta frutti. Il tedesco firma la quarta vittoria al Tour, re dello sprint. Oggi, ghiotta occasione per rimpinguare il bottino, per stringere in pugno una maglia verde ben salda sulle sue spalle. Il percorso non presenta particolari difficoltà, un solo Gpm, con pendenze non impossibili.
Si parte da Eymet, i chilometri da percorrere sono 203.5, sede di arrivo a Pau. I primi 50 chilometri sono totalmente pianeggianti, la strada inizia poi a farsi leggermente più nervosa, senza tuttavia preoccupare le squadre dei velocisti. Concitazione intorno al chilometro 142, prima il traguardo volante, poi la Cote d'Aire sur l'Adour. 1.2 chilometri, pendenza media del 4.2%.
Allo scollinamento, l'asfalto non torna favorevole, anzi si continua a salire, anche se in modo impercettibile. Quando manca circa una decina di chilometri al termine, una breve discesa pilota al finale. Epilogo di agevole lettura, strada piatta, si può spingere il lungo rapporto, schierare il treno. Kittel come detto, alla sua ruota i soliti noti, da Degenkolb, battuto ieri, allo spigoloso Bouhanni, senza dimenticare Kristoff. Matthews, in uno sprint d'insieme, appare un filo indietro.
Il percorso