La 9° tappa conduce il plotone da Nantua a Chambery, 181.5 i chilometri da percorrere. Dopo l'immobilismo di ieri, conseguenza del ritmo impresso dal Team Sky, in specie da Sergio Henao sull'ascesa conclusiva, oggi si attendono scaramucce d'alta quota. Sono ben 7 i Gpm, tre di categoria speciale. La strada si fa impervia all'alba di tappa, la Cote de Neyrolles funge da trampolino per eventuali attaccanti. Poco più di 3 chilometri, oltre il 7% di pendenza. In sequenza, Col de Berrentin. Superata la seconda vetta, al chilometri 11, il gruppo può recuperare. Lunga discesa, fino alla porte della Cote de Franclens

La tappa si accende in via definitiva a Seyssel. Col de Biche, nel complesso 10.5 chilometri, la pendenza media è del 9%, ma nel primo chilometro si tocca l'11.5% e ancora tra il quarto e il quinto i corridori devono solcare uno strappo importante. Picchiata e Grand Colombier. 8.5 chilometri, 9.9% la pendenza. A spaventare è il frangente centrale, si tocca addirittura il 22%, qui può avvenire la prima scrematura in seno al gruppo. 

Chiusa la parentesi infernale, spunta all'orizzonte l'unico traguardo volante, a Massignieu de Rives. Siamo al chilometro 126.5, siamo a un passo dalla Cote de Jongieux. Quarta categoria, un colpo di pedale per avvicinare il Mont du Chat. 8.7 chilometri, 10.3% la pendenza, nella zona intermedia picchi del 14-15%, chi vuole vincere la tappa, stroncare la maglia gialla, deve affondare il colpo, cogliere l'occasione. 

Mancano circa 25 chilometri al termine. Discesa ripida e finale poi pianeggiante. Chris Froome ha il supporto di una squadra straordinaria, Aru è l'uomo più atteso, Contador, ieri nelle prime posizioni, può sfruttare possibili aperture. Da seguire Porte, su queste strade straripante al Delfinato, come Quintana, fin qui al coperto.

Il percorso