Il padrone degli ultimi due Tour de France torna a parlare a fine tappa e lo fa guardando alle prossime frazioni di alta montagna, quelle di Station des Rousses di domani e, soprattutto, quella del Mont du Chat di domenica. La Planche des Belles Fillies ha mostrato tutta la forza di Fabio Aru, ma ha riconsegnato alla corsa anche un Chris Froome in maglia gialla, passata sulle sue spalle dopo essere stata su quelle del compagno Geraint Thomas. 

Froome inizia proprio da qui il suo pensiero. Molti infatti si chiedono se la Sky non arrivi al primo weekend con della stanchezza eccessiva dovuta al controllo della corsa, che deriva dal peso della maglia, ma il keniano bianco fuga ogni dubbio: "Avere la gialla da giorni è stato lo scenario perfetto per il team. E' stata una settimana fantastica, le squadre dei velocisti e la BMC alla quinta tappa hanno fatto la maggior parte del lavoro per nostra fortuna e questo ha tenuto i nostri gregari relativamente freschi". Una dichiarazione d'attacco in vista del weekend alpino, ma anche forse una critica alla tattica del suo rivale Richie Porte che ha fatto lavorare la propria squadra facendo riposare il Team Sky. 

Il focus si sposta poi sulle tappe alpine. Quella di domani, con l'arrivo a Station des Rousses, non sembra preoccupare troppo il britannico, anche per i dieci chilometri di falsopiano dopo l'ultima ascesa. Al contrario, la frazione di domenica sarà più importante e difficile da decifrare. Il protagonista sarà il Mont du Chat, sia in salita che in discesa, già presente al Giro del Delfinato: "Sono davvero grato di aver già fatto il Mont du Chat al Dauphine, specialmente la sua discesa. Mi aspetto molti più danni nella tappa di domenica che in quella del Delfinato, soprattutto a causa delle due salite precedenti (Col de la Biche e Grand Colombier)". La tappa di domenica ridefinirà anche la classifica e Froome è convito che "sapremo tutti di più l'uno dell'altro dopo il weekend"

Inevitabile, poi, parlare di uno dei grandi protagonisti di questa prima settimana della Grand Boucle: il caldo. Froome non lo soffre, anzi: "Non faceva così caldo alla partenza dalla Germania, ma io ho amato le alte temperature degli scorsi giorni. L'estate è il Tour de France"