Peter Sagan, due volte campione del mondo e da cinque anni detentore della maglia verde della classifica a punti del Tour de France, è stato oggi squalificato dall'edizione 2017 della Grand Boucle. Una decisione clamorosa, maturata in serata, con la giuria che ha deciso di punire con la sanzione più grave possibile - l'allontanamento dalla corsa - il corridore della Bora-Hansgrohe, reo di aver causato la caduta del britannico Mark Cavendish (Dimension Data), durante la volata disputatasi oggi nella quarta tappa, con arrivo posto a Vittel.
Una gomitata di Sagan ha infatti spedito contro le transenne Cannonball, finito immediatamente a terra, con altre cadute, di John Degenkolb (Trek-Segafredo) e Ben Swift (UAE Team Emirates) come conseguenza dell'azione sconsiderata dello slovacco. Inizialmente, i commissari di gara avevano semplicemente declassato il campione del mondo, affibbiandogli un ritardo di trenta secondi dal vincitore (il francese Arnaud Démare, della FDJ) e una penalizzazione di ottanta punti nella classifica della maglia verde. Poi, dopo le veementi proteste della Dimension Data, Team di Cavendish, in ospedale per accertamenti (nessuna frattura, ma il prosieguo del suo Tour è ora in discussione), ecco la decisione choc: squalifica di Sagan, e Grand Boucle che perde uno dei grandi protagonisti della corsa. "Abbiamo deciso di squalificare Peter Sagan dal Tour de France 2017 - il comunicato della giuria, reso noto due ore dopo la fine della tappa - dopo quanto accaduto nello sprint tumultuoso di oggi, qui a Vittel. Sagan ha messo in pericolo diversi corridori, Mark Cavendish e altri che sono stati coinvolti nella caduta, negli ultimi metri della volata. Abbiamo applicato l'articolo 12.104 del regolamento sugli sprint irregolari: in casi del genere, ai commissari è concesso di giungere fino a un giudizio di squalifica di un corridore, oltre alla comminatoria di una sanzione pecuniaria". Finisce dunque qui il Tour di Sagan, che solo ieri aveva dato spettacolo sul'arrivo di Longwy. Un epilogo triste, che punisce forse in maniera eccessiva un gesto scorretto e sconsiderato.