Pierre Rolland corona una lunga fuga, screma via via i compagni d'avventura e stacca, per ultimo, un positivo Moscon. La tappa più attesa, condita dal mitico Tourmalet, incorona lo scalatore francese e mette ancora una volta in scacco il gruppo. Una sortita che comporta effetti pesanti anche in classifica generale, perché Loubet non ha le forze - troppo debole la sua formazione, l'Armée de Terre - per difendere il fortino e deve così esporsi agli altrui attacchi. Beneficia della situazione Dillier, in evidenza nella prima tappa e quinto al termine ieri. Sale al comando della classifica, un secondo da proteggere, Carapaz al suo inseguimento.  

L'uscita in programma quest'oggi - la quarta ed ultima alla Route du Sud - propone un disegno non selettivo, è un percorso adatto alle ruote veloci, non è da escludere, quindi, una volata a ranghi compatti. Il Team Sky - deluso, aldilà dell'affermazione di Viviani - ha l'occasione per rimpinguare il bottino, proprio con lo sprinter azzurro. I chilometri da percorrere sono 154.8. La prima parte è piuttosto frastagliata, un terreno irregolare, diverse scosse altimetriche. 

Dopo il primo traguardo volante, una porzione in leggera discesa, preambolo alla prima ascesa di giornata. Un colle di terza categoria, di ridotta lunghezza. Rifornimento, secondo traguardo volante e seconda fermata in quota. Cote de Pin, ultimo esame prima del finale. Mancano oltre 30 chilometri, c'è quindi spazio per rifinire la volata, tempo necessario ad assorbire eventuali battistrada. Mancano, alla Route du Sud, sprinter di prima grandezza, Viviani sembra avere il via libera, spazio però alla corsa. 

Il percorso