Damiano Caruso è il nuovo leader del Giro di Svizzera, chiude secondo in quota e scalza la concorrenza. Da gestire, ora, una manciata di secondi su un Kruijswijk in ripresa. A 24, in terza ruota, Pozzovivo. La quinta uscita non sembra presentare particolari difficoltà, difesa quindi possibile per l'alfiere della BMC. 222 chilometri in programma, si parte da Bex per approdare a Cevio. 

I primi 100 chilometri sono totalmente pianeggianti, al chilometro 50 il primo rifornimento, al chilometro 100, poi, prime rampe di giornata. L'ascesa che conduce al passo Sempione - scollinamento oltre i 2000 metri - è probante. Categoria oro, 20 chilometri di fatica, con pendenza media del 6.6%. La collocazione non spaventa il gruppo, siamo a metà tappa, difficile quindi presupporre un'azione importante. Probabile una scalata regolare, per evitare particolari rotture in seno al plotone. 

La successiva discesa porta i protagonisti al secondo Gpm, di ben altra entità. Druogno, si risale a 820 metri, un rimbalzo da assorbire rapidamente per organizzare il finale. Negli ultimi 35 chilometri sono presenti due traguardi volanti, l'ultimo a Maggia - chilometro 200 - con un epilogo favorevole alle ruote veloci. C'è spazio e tempo per organizzare lo sprint, lotta serrata quindi per pilotare al comando i capitani. 

I favoriti per la prova odierna sono i consueti. Sagan e Matthews partono in leggero vantaggio, Degenkolb può piazzare la stoccata, occhio, infine, ad Albasini e Van Avermaet. L'Italia si affida a Nizzolo e Modolo, finora in seconda fila. 

Il percorso