Torna dopo cinque lunghi anni di assenza il Giro Under 23, saranno in 176 a contendersi la maglia rosa che un lustro fa fu di Joe Dombrowski che batté un altro nome noto del ciclismo professionistico, Fabio Aru. Il Giro Under 23, quest'anno sponsorizzato da Enel, ha sempre lanciato i grandi campioni, da Moser ad Aru e sono in molti a voler vincere la prestigiosa maglia rosa. A differenza del Giro d'Italia dei pro', quello dei dilettanti sarà di sole sette tappe, distribuite fra tre regioni. 

Molte frazioni sono adatte ai finisseur, due finiranno in volta, mentre c'è una sola cronometro (di 14 chilometri) ed un solo vero arrivo in salita, nell'ultima tappa a Campo Imperatore. Sarà proprio il traguardo della Montagna Pantani a dare l'ultima maglia rosa di questo Giro Under23. Gli scalatori si daranno battaglia negli ultimi sei chilometri della Corsa Rosa con pendenze che vacillano attorno al 9-10%. I grandi favoriti, però, sono quasi tutti stranieri e tutti tra le fila delle squadre invitate dall'organizzazione. 

La prima selezione da tenere d'occhio sarà quella colombiana, fucina di talenti da anni e che sulle strade italiane ha sempre regalato spettacolo. Il sestetto colombiano non schiererà al via Egan Bernal, impegnato con l'Androni, ma potrà contare su Sergio Martinez, Cristian Munoz e German Chaves, i tre scalatori più promettenti del paese. Altre due squadre straniere molto attese sono la Axeon e il Development Team della BMC. Nella squadra del figlio di Eddy Merckx, spunta soprattutto Neilson Powless che già ha fatto vedere la sua forza tra i professionisti e anche i vincitori della Liegi U23 e del Fiandre U23, Logan Owen e Edward Dunbar. Insomma, la Axeon è una vera corazzata. Tra le fila del team svizzero c'è invece il ciclista forse più atteso: il russo Pavel Sivakov. Il giovane russo ha vinto poco tempo fa la Ronde de l'Isard, una corsa fatta su misura per scalatori battendo nettamente i suoi avversari. 

Pavel Sivakov alla Ronde de l'Isard | Kim Caritoux
Pavel Sivakov alla Ronde de l'Isard | Kim Caritoux

Ad infoltire la pattuglia straniera ci sono anche gli australiani della Michelton-Scott, il Team Wiggins, la Gazprom-RusVelo, la Dimension Data for Qhubeka, la Seg Racing e il team di sviluppo della Lotto Soudal. Gli aussie punteranno forte su Lucas Hamilton, eccellente piazzato in questa stagione, i britannici su James Knox, già protagonista al Giro della Croazia tra i professionisti. Molti occhi saranno puntati anche su Joseph Areruya, giovane ruandese formatosi sulle strade del maggior paese africano con cultura ciclistica (guardatevi le immagini del Tour of Ruanda per capire). Deludono invece le aspettative i belgi della Lotto Soudal che non porteranno al via il talentuoso Bjorg Lambrecht, il migliore interprete delle gare a tappe a livello giovanile. 

Per gli italiani sarà dura lottare contro di loro, tuttavia qualche speranza la abbiamo. La prima porta il nome Luca Covilli, atleta della Palazzago in costante crescita e che ha già fatto vedere il suo talento nel Giro della Valle d'Aosta dello scorso anno. Inevitabile poi puntare il focus sui due top team del panorama italiano: la Colpack e la Zalf. Il team rosanero che negli ultimi anni ha lanciato molti professionisti, punterà su Marco Negrente e Filippo Zaccanti, mentre la Zalf punta tutto su Nicola Conci

Resta solo da attendere il verdetto della strada per scoprire chi sarà la nuova maglia rosa tra i dilettanti.