Si chiude la prima parentesi al Giro del Delfinato. Tre tappe, la volata di Démare, prima e dopo colpi di mano, beffato il gruppo. Da oggi, entrano in scena i principali protagonisti, attesi ad una prova contro il tempo prima delle grandi montagne. 23.5 chilometri, pressoché pianeggianti, terreno fertile per specialisti del format, passisti in grado di scaraventare sull'asfalto potenza ed alte andature. Un contesto, quindi, costruito ad arte per Tony Martin, da sempre uno dei massimi esponenti della cronometro.
La tappa che conduce da La Tour-du-Pin a Bourgoin-Jallieu può creare considerevoli distanze anche nella generale, perché molti scalatori - Aru, Chaves, Bardet - rischiano di concedere non pochi secondi ai migliori. Il favorito, tra i grandi, è ovviamente Froome, può difendersi con successo Richie Porte, devono dare il massimo Contador e Valverde.
Importante interpretare correttamente l'avvio. I chilometri iniziali sono in leggera salita, si può quindi costruire un buon gruzzoletto, poi una leggera picchiata conduce all'unico rilevamento, posto al km12.5, prima del rifornimento. A Saint Savin, altro snodo. 2 chilometri circa all'insù, decisivo il ritmo su questo strappo per entrare con il giusto piglio nel finale. Gli ultimi chilometri sono invece favorevoli, non mancano alcune curve in grado di spezzare l'andatura, ma c'è spazio per rilanciare l'azione.
Il via alle 13.02, ultimo corridore in strada alle 16.18, diretta, come di consueto, su Eurosport.
Il percorso