Il Giro del Delfinato si apre nel segno di De Gendt, i big scrutano l'orizzonte, senza lanciare l'offensiva. Quest'oggi lo scenario muta, il percorso chiama a raccolta le ruote veloci. Non mancano profili interessanti, da Bouhanni a Démare, per giungere a Kristoff. Alle spalle dei colossi della volata, possibili variabili, Coquard e Colbrelli ad esempio. I chilometri da percorrere sono 171, da Saint Chamond ad Arlanc.
Un Gpm di terza categoria accoglie il plotone ed offre un trampolino ad eventuali attaccanti. 4.6 chilometri per raggiungere la Cote de Croix Blanche. La successiva discesa può consentire ai battistrada di ampliare il margine, creare un discreto tesoretto prima del rifornimento posto al chilometro 62. Prende corpo qui la fase di corsa più interessante. Tre ascesa in rapida sequenza, la prima, di seconda categoria, misura 9 chilometri, con pendenza media del 4.8%. Qualcuno può alzare bianca, in caso di ritmo importante. Dopo il Col de Supeyres - 2.9 chilometri - altra picchiata ed ingresso nel circuito conclusivo.
Mancano circa 35 chilometri al termine e resta un'unica difficoltà da solcare. Novacelles, uno strappo, non contrassegnato come Gpm, in grado di alterare gli equilibri, di mettere in scacco determinati sprinter. Chi resiste, può giocarsi la tappa in un finale accomodante. Terreno fertile per una volata di gruppo, ma attenzione alle numerose insidie poste lungo il tracciato.
Il percorso