Erano sette al via dalla Sardegna, solo uno all'arrivo lombardo di Milano. Di chi stiamo parlando? Dei velocisti presenti al Giro d'Italia. I nomi non erano di grande richiamo, eccezion fatta per Caleb Ewan, Andrè Greipel e Fernando Gaviria, ma a deludere ancor di più è il fatto che solo quest'ultimo abbia portato a termine le tre settimane di Corsa Rosa, vincendo ancor più meritatamente la maglia Ciclamino. 

I perché di questo abbandono di massa sono da ricercare in due opzioni, discretamente legate tra loro. La prima è il Tour de France. Siamo ormai abituati da anni a vedere le ruote veloci abbandonare il Giro dopo una o due settimane di gara, addirittura Kittel tre anni fa abbandonò la Corsa Rosa dopo le tre tappe vinte in Irlanda, in nome del mantenimento della forma fisica. E' ormai consuetudine che le prime settimane della corsa a tappe italica venga sfruttata dai velocisti per affinare la propria condizione e iniziare a mettere qualche vittoria di spessore nel proprio carniere, salvo ritirarsi prima di iniziare le montagne vere, le Alpi. Un maestro di questo metodo è Andrè Greipel che ormai da tre anni attua questa tattica ritirandosi sempre prima dell'inizio della terza settimana o, addirittura, prima del secondo week end di gara, dove solitamente fanno la loro prima comparsa le Alpi. 

La seconda ragione è da attribuire ad un percorso che, quest'anno, non è stato studiato per invogliare i velocisti a battagliare fino all'ultima tappa per la classifica a punti. In questa speciale edizione è stato infatti disegnato un percorso atto ad invogliare Chris Froome alla partecipazione. Un disegno con molta cronometro, pochi tapponi di montagna ma tutti concentrati nell'ultima di settimana gara. Ecco quindi che, per una volta, si può parteggiare per chi ha deciso di ritirarsi dalla gara anzi tempo. Un'ultima settimana composta da cinque tappe di montagna ed una cronometro al posto della solita passerella, è abbastanza scontato che non sia vista di buon occhio dalle ruote veloci del gruppo che così hanno deciso di abbandonare la corsa. Tutti, tranne Gaviria, che ha dominato le volate del Giro 100 e ha portato a termine la Corsa Rosa, guadagnandosi il rispetto di molti e vincendo ancor più meritatamente la maglia Ciclamino.