La crono rivoluziona le gerarchie in rosa. Nairo Quintana cede il primato, Tom Dumoulin incamera un prezioso gruzzoletto di secondi da difendere in quota nella seconda parte del Giro. In rampa di lancio, poi, i delusi, da Zakarin a Yates, per finire con i neri del Team Sky. Le trappole, per Dumoulin, prendono forma dalla tappa odierna, una delle più incerte. Uscita n.11, da Firenze a Bagno di Romagna, 161 i chilometri da percorrere. 

I primi 15 chilometri sono pianeggianti, la prova entra nel vivo con un Gpm di seconda categoria, Passo della Consuma. Oltre 15km all'insù, pendenza media del 5.7%. Discesa e nuovo rimbalzo verso l'alto, Passo della Calla, altri 16km in salita, in grado di scremare il gruppo, senza tuttavia stuzzicare le principali ruote. Dopo il passaggio a Santa Sofia, km91, si entra nella seconda parte di corsa, decisiva. Passo del Carnaio, 11km, 4.6% di pendenza media. Rifornimento e ultima fatica di giornata, la più attesa. Monte Fumaiolo, oltre 23km, un andamento irregolare.

L'ascesa, per larghi tratti, è pedalabile, quasi in falsopiano, nel frangente conclusivo, però, si sale oltre l'8%, con punte del 12% prima dello scollinamento. Chi ha gamba e coraggio può far saltare il banco e sfruttare la successiva picchiata. Una volata verso il traguardo, con un breve passaggio in contropendenza. Il terreno torna pianeggiante ai meno quattro, poco spazio quindi per ricucire. 

La squadra di Dumoulin non appare attrezzata per tenere le redini della corsa, tocca quindi al capitano gestire eventuali attacchi. Nibali è nome caldo per la tappa, la lunga discesa "chiama" lo squalo. Attenzione a possibili sorprese, trappole da Giro. 

Il percorso