Il Giro d'Italia, edizione 2017, giunge al suo primo punto cruciale. Dopo le schermaglie tra velocisti, punto di forza di questa prima fase di corsa, spazio agli uomini di classifica. In quota, confronto diretto per sparigliare le carte in ottica generale. Sull'Etna, vento ed attesa, semplici stilettate, senza la reale volontà di spezzare l'inerzia. Oggi, la strada costringe a gettare la maschera. Si parte da Montenero di Bisaccia, i chilometri da percorrere sono 152. 

La fase d'avvio non presenta particolari problemi. La salitella che conduce a Vasto può fungere da punto vitale per la fuga di giornata, trampolino naturale per gli attaccanti. Allo scollinamento, segue un lungo tratto pianeggiante, che conduce la carovana fino al km90. Arriviamo, qui, a Chieti, altro rimbalzo verso l'alto, antipasto delle future asperità. La gara si accende, qualche colpo di pedale per sormontare un'ulteriore alterazione del tracciato e il gruppo si trova ai piedi del Blockhaus.

A 27 dal traguardo, la situazione si fa già complessa, ma l'ascesa vera e propria inizia ai meno 13.6. La pendenza media è dell'8.4%, si tocca, però, anche il 14%. In generale, i primi 3km sono più accessibili, dal quarto in poi, eccezion fatta per gli ultimi metri, un inferno. Chi cede, può pagare un conto salato. 

Nairo Quintana è il favorito, anche se il duello si riduce ad un'unica salita, Pinot è una minaccia reale - non è casuale il lavoro in testa al gruppo della FDJ in questi giorni - il Team Sky deve valutare bene le frecce all'arco. Landa ad aprire la strada a Thomas? Infine Nibali, cuore e carattere, servono però gambe d'acciaio. In seconda fila, ma non troppo, Zakarin, pimpante sull'Etna, Kruijswijk, Mollema e Yates. 

Il percorso