Il Direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni, lancia tramite i microfoni di The Cycling Podcast l'idea di posticipare di una settimana la partenza della Corsa Rosa, così da evitare notti insonni nell'ultima settimana di gara a causa del maltempo che imperversa ormai da anni sull'arco alpino in quel periodo. Negli ultimi anni infatti sono state molte le tappe alpine cambiate, alcune anche annullate, a causa delle avverse condizioni meteo che si ripresentano costanti ogni anno nell'ultima settimana di Maggio. Proprio dal maltempo inizia l'intervista di Vegni, che dovrà sperare nella buona sorte per non amputare la tappa dello Stelvio: "Non è solo quella tappa, ma tutta l'ultima settimana è un problema per come è cambiato il clima negli ultimi 10/15 anni. E' questo il motivo per cui chiederò all'Uci di spostare il Giro d'Italia di almeno una settimana, sperando che la prima settimana di Giugno si possa provare a non restare svegli tutta la notte"

L'eventuale spostamento del Giro apre anche un'interessante situazione per quanto riguarda la possibile doppietta Giro-Tour. Il termine della corsa italiana a Giugno avvicinerebbe di molto la Corsa Rosa alla Grand Boucle, rendendo più semplice per gli uomini da corse a tappe mantenere il picco di forma. Questo ovviamente porterebbe vantaggio alla gara organizzata da RCS che vedrebbe un netto aumento del livello della startlist, come accade con la Vuelta, e quindi anche un possibile aumento di introiti derivante dagli sponsor e dai diritti televisivi, certamente più invogliati a pagare per vedere una lotta tra Froome e Quintana per la storica doppietta. 

Proprio i diritti televisivi sono un altro punto di cui parla Mauro Vegni. Il Direttore del Giro d'Italia non sembra essere sulla stessa lunghezza d'onda del patron Urbano Cairo, che quest'anno si è battuto per avere le dirette integrali come fa il Tour de France. "Non gradisco le dirette fiume - commenta Vegni - annoiano la gente. Basta aver gli ultimi 20/30 chilometri", parole giuste se si vuole attirare il pubblico generalista, ma che certamente non verranno gradite dagli appassionati che amano guardare ogni fase della corsa.