A due giorni dal via del Giro d'Italia 2017, è tutto pronto in Sardegna per la partenza della carovana rosa nell'edizione del centenario. Tra presentazioni delle squadre e conferenze stampa, ecco spuntare alcuni dei protagonisti più attesi, che si concedono a taccuini e microfoni per fare il punto della situazione sui rispettivi stati di forma, oltre che su ambizioni e traguardi personali. 

L'uomo più atteso ad Alghero è Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto sa perfettamente di essere tra i principali favoriti del Giro, corsa che ha già vinto in due occasioni (lo scorso anno fu protagonista di una gran rimonta nell'ultima settimana). Nibali non si sbilancia, le sue prestazioni precedenti al Giro non sono state entusiasmanti. Ecco perchè il siciliano del Team Bahrain-Merida predica cautela: “Mi sento abbastanza bene. Il clima qui in Sardegna è eccezionale. Non vedo l’ora di prendere il via del 100° Giro d’Italia. Le mie aspettative sono conosciute da tutti: voglio salire sul podio finale. Non è facile finire sul gradino più alto, se non fosse possibile vincere di nuovo il Giro combatterò per il secondo o il terzo posto per onorare la corsa. Abbiamo lavorato bene come squadra per essere qui nella condizione migliore. Ho il massimo rispetto per gli avversari. Sarà una sfida lunga con tanti imprevisti".  Poi qualche considerazione sul percorso: "Gli organizzatori ha disegnato una corsa ancor più difficile degli anni passati. Mi ha anche reso l'onore di portare il Giro nella mia terra, con tanto di circuito cittadino a Messina. Non è la prima volta che il Giro arriva in Sicilia ma stavolta ha un sapore speciale. La quarta tappa sarà già un test importante: ha un dislivello di 4000 metri. Arriverà dopo frazioni nervose in Sardegna. Sarà il primo scontro diretto con i rivali: li vedremo come staremo. Andremo sull'Etna da un versante diverso rispetto a quello di sei anni fa. È più duro stavolta e verrà dopo un giorno di riposo. Comincerò il Giro con molta cautela e con la speranza di andare regolare.”

Sulla stessa falsariga l'olandese Tom Dumoulin, l'anno scorso protagonista assoluto della prima settimana (con due vittorie di tappa e sei giorni in maglia rosa). Il corridore del Team Sunweb non vuole sentire parlare di vittoria: "Sono qui per fare bene in classifica generale. Vincere il Giro è fuori portata. Per riuscirci, dovrei essere nella forma migliore di sempre ed anche avere tanta fortuna. E' Nairo Quintana il favorito. Sia negli anni passati che alla Tirreno-Adriatico ha dimostrato che anche essendo al 90% si gioca la vittoria. Vincenzo Nibali è sempre pericoloso. L’anno scorso non mi aspettavo che vincesse lui e invece ce l’ha fatta". L'olandese è però soddisfatto del suo percorso di avvicinamento alla corsa rosa: "La mia preparazione è andata bene. Abbiamo una squadra forte, siamo mentalmente e fisicamente freschi per tre settimane di corsa. Ho corso solo un Grande Giro con obiettivo la classifica generale, la Vuelta a España del 2015. In salita provavo a limitare i danni. Da allora sono più tranquillo e sono migliorato in salita. La prima metà del Giro non è molto difficile. Non credo che saranno dei distacchi importanti in classifica dopo l’Etna e il Blockhaus. La tappa dello Stelvio e del Mortirolo è la più dura, anche se ogni giornata dell’ultima settimana non va sottovalutata”.

Un percorso duro come quello di quest'anno favorisce senza dubbio uno scalatore come Domenico Pozzovivo. Il lucano dell'AG2R La Mondiale rivela i suoi obiettivi ai giornalisti presenti ad Alghero: Questo è uno dei percorsi più duri che io abbia mai affrontato al Giro. Nell'ultima settimana non c'è un solo giorno che non sia importante per la classifica generale, già dalla quarta tappa in poi, quella con arrivo sull'Etna, si affronteranno frazioni importanti. L'Etna mi motiva in modo unico, ci vado spesso ad allenarmi. Ho un feeling speciale con questa montagna. Venendo dall'Italia del sud ho anche un rapporto unico con la Sicilia. Inoltre, non essendoci prove a cronometro prima di quella salita, molto adatta a me, posso sognare la Maglia Rosa. I giochi per gli scalatori quest'anno si apriranno prima del solito. Ho già terminato il Giro quattro volte nei primi dieci, ed è questo il mio obiettivo anche quest'anno. Sarebbe ancor più speciale considerando la lunga lista di pretendenti alla classifica generale in quest'edizione assolutamente unica”.

Di tutt'altro segno le motivazioni di un velocista puro come Andrè Greipel, il Gorilla tedesco della Lotto-Soudal:"Sono felice di far parte della centesima edizione. Punto a vincere almeno una tappa, abbiamo una squadra molto forte sia per le volate che le tappe in linea. Se venerdì si arrivasse in volata, sarebbe bello indossare la Maglia Rosa per la prima volta. Non vedo l’ora di provarci. In un Grande Giro, solo al massimo ventuno corridori tra i centonovantotto al via possono vincere una tappa, essere uno di loro è sempre un grande successo. Sulla carta c’è un gruppo di velocisti di alta qualità come Caleb Ewan, Fernando Gaviria e Giacomo Nizzolo. Sono giovani che vogliono sfidarmi, ma anch’io voglio sfidare loro. Questo è il mio quattordicesimo Grande Giro, ho più esperienza di loro... ma a loro della mia esperienza non importa nulla! Hanno un grande futuro davanti e non sarà facile batterli.”